Recensione Film
Anno: 2002
Regia: Lee Tamahori
Genere: Azione, Fantascienza
★★ 😩
James Bond deve dimostrare di non essere un traditore e fermare criminale Nord Coreano. Quarto e ultimo capitolo dell Era Brosnan che tristemente delude con troppi elementi trash e una storia molto pasticciata che non sa bene cosa dire, un peccato perché parte piuttosto energico con l'infiltrazione surf e tanta azione, bello come riesce a scappare fermandosi il cuore e fa ridere come arriva all hotel di lusso come un barbone, mi piace la scena davanti al vetro con M che è spietata al punto giusto e gli dice che lo avrebbe abbandonato al suo destino, Halle Berry è un ottima Bond Girl molto sexy e letale e funziona bene come esce dalle acque citando Urusula Andress, mi piace come appare inquietante il criminale Zao con la faccia sfigurata dai diamanti, apprezzo il duello di spada che parte come nobile e altolocata sfida di scherma ed evolve sempre piu in una rozza battaglia tra due barbari e verso il finale c'è un inquadratura di una ferrari impalata in una povera risaia coreana che è davvero un immagine di contrasto fantastica. Ma mi fa rabbia come viene sprecata l'interessante idea di un bond torturato per anni che poteva essere lo spunto per tantissime cose come traumi da superare, la voglia di vendetta, il dover ricominciare da zero, mettere in discussione la fede verso l'inghilterra e il suo lavoro, e invece niente resta rinnegato per un po' di tempo per poi essere reintregato nel secondo tempo senza tanti problemi, e fa davvero cagare la canzone di Madonna nella sigla iniziale, sono pessimi gli strani slowmo enfatici che accadono ogni tanto, la macchina invisibile è un gadget troppo esagerato e senza fascino, tutto il duello di auto tra i ghiacci è un puro momento trash esageratamente tamarro che evolve in un inguardabile windsurf, la computer grafica utilizzata è davvero posticcia e invecchiata male, dopo austin powers fa molto ridere che il cattivo usa il LASERONE e l'assurda idea fantascientifica della terapia genetica e del cambio totale di identità posso anche accettarla ma finisce per essere l'unica cosa che caratterizza l'antagonista corrotto dall occidente e che diventa sempre piu patetico fino ad indossare nel finale stupida e inguardabile armatura da fumetto. Nell insieme dispiace che questo sia l'ultimo film con Brosnan e tutto poteva funzionare se puntava sull potenziale narrativo della prigionia ma invece risulta solo disperato ad intrattenere ed esagera cosi tanto in volgari stupidate fino a danneggiare se stesso.
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