22 ottobre 2017

Mad Max 2 - The Road Warrior

Recensione Film
Anno: 1981
Regia: George Miller
Genere: Azione, Post-Apocalittico
★★★★ 😎

Torna Mad Max e si trova costretto a lottare contro un altra banda di pazzi assassini. Qua entriamo ufficialmente nel post-apocalittico con un mondo del tutto morto, non c'è piu legge, non c'è piu civiltà, tutto è un gigantesco deserto sporco e conta solo il piu forte, una distopia folle entrata ormai nell immaginario popolare, un ottimo worldbuilding costruito con elementi semplici, dall valore essenziale del carburante all essere costretti a mangiare cibo per cani, dove gli oggetti comuni vengono riutilizzati per necessità, i veicoli ricoperti di metallo e i costumi sono fetish-sadomaso. E Gibson insieme al suo simpatico cane diventa un vera e propria icona del cinema, parla poco ma il suo impatto è esplosivo, inquadrato dal basso è sempre padrone della scena, infatti Non solo il mondo è cambiato ma anche lui, Miller poteva continuare la strada dell giustiziere mosso da falsa morale ma invece lo trasforma in una figura mitica e leggendaria, quasi un cowboy/samurai vagabondo in una continua ricerca di se stesso, un eroe della strada da tramandare nelle storie per le future generazioni, nonostante poi lui sia un personaggio neutrale che sembra non interessato ai problemi del mondo, questo perché un vero eroe è solo colui che non aveva alcuna intenzione di esserlo. Tornano poi i Fantastici Stunt su strada che qua sono ancora piu pericolosi ed esagerati del precedente, un esagerazione che porta ad uno strabliante insegumento finale che è un vera e propria difesa da un arrembaggio piratesco su strada, ma Nonostante il film vive d'azione ci sono anche i giusti momenti per respirare e riflettere, come quando Max guarda e presenta al pubblico la situazione dall alto del suo binocolo o il conflitto della comunità sul cosa fare dopo la proposta del Villain. Tra i difetti devo ammettere che non sono un grande fan della musica utilizzata, una marcia solenne che non convince e non alza la tensione nel giusto modo (specie nell inseguimento finale che meritava la completa assenza di musica) c'è un giovane bambino selvaggio con un boomerang che stona in mezzo a stupri e omicidi e Tristemente ogni tanto ci sono delle scene velocizzate inguardabili che donano quel ridicolo "effetto alla Benny hill" che danneggia la qualità generale. Ma comunque resta uno tra i migliori film d'azione di tutti i tempi e merita il titolo di vero Cult.

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