Recensione Film
Anno: 1981
Regia: George Miller
Genere: Azione, Post-Apocalittico
★★★★ 😎
Torna Mad Max e si trova costretto a lottare contro un altra banda di pazzi
assassini. Qua entriamo ufficialmente nel post-apocalittico con un mondo
del tutto morto, non c'è piu legge, non c'è piu civiltà, tutto è un
gigantesco deserto sporco e conta solo il piu forte, una distopia folle
entrata ormai nell immaginario popolare, un ottimo worldbuilding
costruito con elementi semplici, dall valore essenziale del carburante
all essere costretti a mangiare cibo per cani, dove gli oggetti comuni
vengono riutilizzati per necessità, i veicoli ricoperti di metallo e i
costumi sono fetish-sadomaso. E Gibson insieme al suo simpatico cane
diventa un vera e propria icona del cinema, parla poco ma il suo impatto
è esplosivo, inquadrato dal basso è sempre padrone della scena, infatti
Non solo il mondo è cambiato ma anche lui, Miller poteva continuare la
strada dell giustiziere mosso da falsa morale ma invece lo trasforma in
una figura mitica e leggendaria, quasi un cowboy/samurai vagabondo in
una continua ricerca di se stesso, un eroe della strada da tramandare
nelle storie per le future generazioni, nonostante poi lui sia un
personaggio neutrale che sembra non interessato ai problemi del mondo,
questo perché un vero eroe è solo colui che non aveva alcuna intenzione
di esserlo. Tornano poi i Fantastici Stunt su strada che qua sono ancora
piu pericolosi ed esagerati del precedente, un esagerazione che porta
ad uno strabliante insegumento finale che è un vera e propria difesa da
un arrembaggio piratesco su strada, ma Nonostante il film vive d'azione
ci sono anche i giusti momenti per respirare e riflettere, come quando
Max guarda e presenta al pubblico la situazione dall alto del suo
binocolo o il conflitto della comunità sul cosa fare dopo la proposta
del Villain. Tra i difetti devo ammettere che non sono un grande fan
della musica utilizzata, una marcia solenne che non convince e non alza
la tensione nel giusto modo (specie nell inseguimento finale che
meritava la completa assenza di musica) c'è un giovane bambino selvaggio
con un boomerang che stona in mezzo a stupri e omicidi e Tristemente
ogni tanto ci sono delle scene velocizzate inguardabili che donano quel
ridicolo "effetto alla Benny hill" che danneggia la qualità generale. Ma
comunque resta uno tra i migliori film d'azione di tutti i tempi e
merita il titolo di vero Cult.
Nessun commento:
Posta un commento