Recensione Film Animato
Anno: 2022
Regia: Guillermo del Toro, Mark Gustafson
Genere: Storia di formazione, fantastico
★★★ 😳
Vecchio falegname costruisce un burattino di legno ribelle. Ennesima rivisitazione del Pinocchio di Collodi che affascina per come il tutto è un delizioso film animato pieno di cuore fatto con un'adorabile stop-motion, ottimo il design dei personaggi come l'aspetto snodabile di Pinocchio pieno di chiodi ma anche fantastico come appaiono gli incredibili spiriti di vita e morte che sembrano sfingi dagli occhi blu, poi è dolce il piccolo borgo italiano all inizio con la chiesa rotta e mi è piaciuto sopratutto il rapporto paterno con Geppetto, il dramma della perdita del figlio ed elaborazione del lutto si sente molto bene all inizio e getta le basi per un difficile rapporto con questa nuova creatura che dovrebbe sostituirlo. In parte ho apprezzato anche la mossa di ambientare la storia nell epoca fascista mettendo in contrasto lo spirito di libertà di Pinocchio con i valori autoritari dell epoca ma cosi facendo si snatura il senso della storia originale per mandare un insulso messaggio moderno sull continuare ad essere se stessi, invece Pinocchio dovrebbe parlare di Cambiare per crescere, bisogna studiare, migliorarsi, non cedere ai giochi, ai vizi e alla ingenuità per non finire asini schiavi sfruttati da qualcun altro ma invece questo film accecato dal suo virtuosismo di fare una banale critica al fascismo fallisce nell aspetto piu pedagogico dell opera e la storia di formazione non viene sviluppata nel modo migliore. Ci sono dentro tanti deliziosi momenti come le gag con il grillo o il gabbiano che si siede sulla mina ma il film non è mai riuscito a prendermi, le canzoni non mi sono proprio piaciute e nel climax finale la tensione con il pescecane non si sente minimamente per colpa di una pessima musichetta infantile, Anche gli elementi horror tanto cari a Del Toro sembrano fuori posto e non si respirano per nulla atmosfere da fiaba nera, il vero gatto e la volpe sono assenti, questa versione di mangiafoco non fa paura, lo spaventoso paese dei balocchi diventa un noioso campo militare, brutto il ripetitivo morire del personaggio e quel finale esistenzialista che non centra nulla con il tema centrale dell opera. Alla fine la stop-motion si ama sempre ed è tecnicamente un piccolo gioiellino ma non è per nulla il Pinocchio "definitivo" per colpa di una storia di formazione confusa che si vergogna di attaccare i difetti del protagonista e non riesce a parlare del valore di crescere e migliorarsi
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