Recensione Film
Anno: 2022
Regia: Martin McDonagh
Genere: Dramma, Commedia nera
★★★★ 😁
Su un isola irlandese un pastore cerca di capire perché il suo piu grande amico ha deciso di non parlagli piu. Ottima Tragi-Commedia che mostra due uomini molto testardi creare una situazione passivo-agressiva sempre piu assurda ma che parla di grossi e profondi problemi esistenziali e filosofici per come da vita all conflitto umano tra la semplicità di vita popolare e l'ambizione artistica, cambiare abitudini è difficile, in tutti noi è presente la paura di sprecare il tempo che ci rimane da vivere e il problema aumenta nell epoca dei social di oggi dove siamo pieni di distrazioni effimere che necessitano di un sacrificio anche egoista per potersi staccare da amici e conoscenti e dedicarsi ad una cosa specifica che ci renda felici, senza contare che ambientato in Irlanda c'è sempre il sottotesto della divisione tra il nord e il sud. La regia è molto quadrata ma funziona bene, i dialoghi sono duri e sagaci, l'isola è bellissima con la simbologia cristiana di croci e madonne che è sempre piu oppressiva, bello l'uso di animali e come vivono stretti con i personaggi, mi piace la sorella per come cerca di portare un po' di ragione in questa folle storia, buoni anche il prete, il poliziotto bastardo, lo scemo del villaggio che nasconde tanto cuore, la vecchia inquietante quasi simbolo allegorico di morte e poi c'è Colin Farrell che è spettacolare nel fare questo tonto pastore ossessivo e senti con intensità il suo cuore spezzato dalla strana situazione. Insomma Martin McDonagh si conferma un grande regista e la storia con la sua ironia tagliente mi ha appassionato dall inizio alla fine.
Nessun commento:
Posta un commento