30 dicembre 2022

Crimes of the Future

Recensione Film
Anno: 2022
Regia: David Cronenberg
(+)
Genere: Fantascienza, Horror

★★★ 😲

In un futuro prossimo una coppia compie delle intime chirurgie come forma d'arte. Cronenberg torna al body horror che lo ha reso celebre in questo nero film di fantascienza che omaggia la sua carriera ma soprattuto rende onore al termine "cronenberghiano" senza risultare in una facile parodia ruffiana dei suoi primi lavori, mi piace molto l'atmosfera minimalista e ricercata di un denso futuro fatto di ambienti spogli e industriali con una fotografia marrone che fa sembrare il film come uscito da un altra epoca, il design di queste bio-tecnologie poi è ottimo nel suo essere semplice ed inquietante, non solo nella forma ma anche nei movimenti che siano strane sedie scheletriche o tavoli operatori emanano una forte inquietudine psicologica incarnata sopratutto dal personaggio di Viggo Mortensen che nel suo debole e malato corpo porta i costanti dolori di un'artista in continua trasformazione e mutazione verso il futuro. Un Film sofisticato, sussurrato e molto concettuale, parla del processo creativo di un artista, del rapporto tra Arte e Corpo, di influenze interiori ed esteriori e l'impatto con la plastica modernità, con dentro tanto sesso e traumi psicologici repressi, Léa Seydoux appare bellissima e la regia giocando con le ferite e le viscere mostra belle scene molto sensuali ma anche di un certo impatto grafico che suscitano un misto di fascino e disgusto. Ma nonostante la buona presentazione il film finisce per essere fin troppo astratto con molti dialoghi legnosi e una trama troppo preoccupata a parlare di Arte che narrare una godibile storia, specie il finale arriva piuttosto frettoloso e non mi ha soddisfatto abbastanza, resta comunque un film unico, offre un'esperienza strana, fascinosa e piena di classe, imperdibile per tutti i fan di Cronenberg e per chi ama qualcosa di cupo e disturbante.

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