30 giugno 2021

Kill Bill Vol 1

Recensione Film
Anno: 2003
Regia: Quentin Tarantino (+)
Genere: Azione, Revenge Movie

★★★★★ 😋💕

Esperta assassina si risveglia dal coma e piena di rabbia vuole ammazzare il suo ex e tutti i suoi vecchi colleghi. Prima parte di un Esagerato e Stilizzato Revenge Movie che con il suo mix di generi e sottogeneri diventa l'apoteosi massima dell postmoderno tarantiniano, saltando dal estern al western il tutto è un vero e proprio Frankenstein cinematografico che incredibilmente riesce a funzionare e stare in piedi senza il bisogno di conoscere questa o quella citazione perché è un film pieno di vita, la sua mattanza è un esperienza ludica che attraversa la storia del cinema d'azione ma chiunque lo può apprezzare senza problemi. E non è solo stile buttato a caso nel pentolone, tanti film ci hanno provato a buttarla in caciara alla cieca ma solo kill Bill riesce a funzionare perché è sostenuto da una direzione della madonna, il trauma e la voglia di vendetta della sposa è presentato molto bene fin dall inizio con quell incredibile introduzione violenta in bianco e nero, dov'è c'è solo il primo piano di lei insanguinata mentre Bill è una figura dominante fuori dallo schermo, si vedono solo i piedi, le mani, la sua voce e il fazzoletto con impresso ben chiaro il nome da abbattere, cosi come il risveglio all ospedale è un altro momento di una potenza immensa, Tarantino sa che tutta questa violenza e Rabbia va assolutamente motivata e mostra bene il dramma di quando lei si tocca la pancia e si dispera perché non c'è nulla, per non parlare di tutta la disgustosa e ripugnante situazione con Buck che continua a fare schifo ad ogni visione. Diviso in capitoli il film non perde tempo e ti butta subito nell azione con un ottimo scontro in casa, un incredibile e viscerale battaglia che evolve giocando con le aspettative piu volte cosi come parte di colpo un intero flashback in stile Anime che è cosi violento e brutale che è gia di suo un corto capolavoro, tra l'altro anch'esso parla di un altra tragica storia di sangue e vendetta, e tra sbudellamenti, decapitazioni, occhi strappati, spruzzi di sangue la violenza diventa davvero estrema, ma secondo me mai veramente gratuita, Seppur il film esagera crescendo in un gigantesco massacro con litri di sangue l'azione mostrata è comunque netta, quasi chirurgica, e sopratutto raggiunge un livello cosi irreale e stilistico che diverte senza respingere in modo volgare. Ed è un film composto interamente da momenti iconici, che sia l'arrivo in splitscreen di Elle Drive vestita da infermiera fischiettando, la zanzara che fa risvegliare di colpo dal coma, il labbro tirato, lo spaccare la porta in testa a Buck urlandogli "dove è billl?!!" la pussy wagon, il cercare con pazienza di muovere i piedi, quello sparare alle gambe da sotto il letto, le due modelle che guardano con orrore il corpo del politico morto, il ridicolo porta katana in aereo, il suo nome censurato, lo scrivere Bill sul vetro per poi cancellarlo, I dubbi del boss Tanaka, le corse delle moto in nero per tokyo, l'entrata ad effetto della gang sotto le note iconiche di Battle Without Honor Or Humanity, Charlie brown, gli occhi insanguinati di Gogo, gli 88 folli che circondano a cerchio la protagonista, lo scontro in shiluette a sfondo blu, la striscia di sangue nella neve e l'incredibile Cliffhangerone. Ovviamente ci sono milioni di citazioni, la traccia base richiama Lady Snowblood ma cè anche star trek e i film di bruce lee oltre a decine di canzoni prese di qua e di la, ma l'incredibile forza della musica utilizzata nel film è che non serve solo a creare stile e Mood ma crea emozioni all interno della narrativa, in special modo mi piace quando creano tensione, come il Fischiettare Twisted Nerve di Bernard Herrmann in ospedale è per segnalare un incombente minaccia di morte, o l'incredibile apparire dietro la porta a Buck in slowmotion sotto la musica tesa, quello strano effetto sonoro rosso sangue che richiama all ricordo di rabbia e vendetta, il Woo Hoo della banda durante la perlustrazione del ristorante, o nel duello finale quando parte la musica di "Don't Let Me Be Misunderstood", insomma in kill bill c'è uno dei migliori utilizzi delle canzoni che abbia mai sentito. Non è certo un film profondo e impegnato, è poco piu di una missione sfogo per ammazzare 5 boss da videogioco e questo può far storcere il naso, poi durante la parte di Okinawa il ritmo un po' crolla in cerca della spada, ma nonostante questo Kill Bill è stato il primo vero film che ho amato di Tarantino, le iene e Pulp fiction vivono molto di idee forti sulla carta mentre questo è il primo autentico film visionario del regista che nel suo minestrone di omaggi riesce a creare originali e potenti immagini e offre un esplosione di stile e amore per il cinema che viene trasmessa naturalmente, senza alcuna pretenziosità o ruffianeria, si sente solo la voglia di divertire e divertirsi.

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