Recensione Film
Anno: 2004
Regia: Quentin Tarantino (+)
Genere: Revenge, Azione
★★★★ 😙
Seconda parte di questo carismatico Revenge movie che cambia completamente tono e ritmo tirando di netto il freno a mano dalla violenza per trasformarsi in un difficile percorso di addio ad un amore passato. E proprio per questo cambio di marcia la seconda parte fatico ad amarla come la prima, troppe sono le scene dilungate, da lei che spacca il quarto muro in macchina, l'infinito flashback iniziale in bianco e nero, i tristi momenti umilianti di Budd che lavora come buttafuori, la storia raccontata intorno al fuoco, la visita di un odioso pappone (che meritava di morire male), decisamente è un film piu lento e parlato e non è quasi piu un film d'azione, non che sia un completo male visto che questa lentezza placa la cieca voglia di sangue del primo e la trasforma a sorpresa in un riflessivo viaggio di crescita e trasformazione. Ma per me il film inizia davvero a decollare solo con il Funerale texano, con quei grandosi rumori dei chiodi e terra realizzati con un ottimo sound design, il fantastico Flashback di PaiMei, un divertente allenamento vecchia scuola kung-fu che è brutale, difficile, umiliante come è giusto che sia, e mi piace l'arrivo di Elle Driver e il grande scontro nella Roulotte che mischia bene colpi brutali a momenti comici come il non riuscire a sfoderare la spada. Cose carine e simpatiche certo ma il vero cuore del film è l'attesissimo incontro con Bill, dopo essere partito iperviolento Tarantino sorprende tutti e fa la mossa piu grande, matura e coraggiosa possibile dando nel finale dignità e compassione a questa figura tanto odiata, che resta un vero bastardo ma ha il tempo di spiegare quello che ha provato e cosa lo ha spinto a fare quello che ha fatto, non a caso centra un cuore spaccato. L'intera storia diventa cosi un esagerata e sanguinaria metafora di un amore finito, un rapporto di rabbia, litigi, egoismi e poi di perdono quasi come in un divorzio con tanto di figlio conteso tra i due, l'incontro finale è il momento piu grande del film perché invece di essere un duello scemo con le spade come poteva sembrare mostra con intima profondità tutte le contraddizioni di un addio difficile a una figura cosi importante nella vita della protagonista, Bill è Possessivo, un Padre e Padrone tossico e violento da cui scappare a costo di ferire e ferirsi ma rappresenta anche un grande tormentato amore passato che merita rispetto e cosi quel tocco della mano, quel alzarsi e abbottonarsi la giacca e farlo uscire magnificamente di scena con grande dignità è davvero un momento umano e profondo che possiede tantissime emozioni e significati diversi oltre a chiudere perfettamente questi due grandi film.
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