4 dicembre 2020

Belladonna of Sadness

Recensione Film Animato
Anno: 1973
Regia: Eiichi Yamamoto
Genere: Erotico, Arthouse, Dramma
Titolo JAP: Kanashimi no beradonna

★★★★ 😈

Una ragazza cerca di sopravvivere alle leggi della dura Francia medievale ma viene accusata di stregoneria. Film Arthouse Sperimentale d'avanguardia che nonostante i suoi limiti tecnici riesce ad essere un incredibile esperienza onirica, erotica e femminista, la visione è piuttosto ostica specie all inizio perché è un film composto per un bel 90% da illustrazioni statiche, molte tavole sono bellissimi dipinti in aquarello pieni di personalità e stile ma la troppa staticità da motion comic mi ha dato un po' fastidio e piu che un film completo ho avuto troppo spesso la sensazione di stare sfogliando un bel libro illustrato. Ma quando le animazioni arrivano sono per la maggior parte delle bombe emotive potentissime, la violenza iniziale è di una brutalità impressionante con la povera protagonista figurativamente aperta in due da gamba a gamba con una pulsazione rosso sangue incredibile, nello stesso modo colpisce la rappresentazione del demonio, un entità viscida, tentatrice, puramente sessuale, un esserino minuscolo e subdolo che si fa sempre piu grosso. E vediamo spesso la bellissima protagonista nuda, una nudità certamente erotica ma piu che nella tetta o nel culo la concetrazione maggiore è sul suo sguardo disperato, uno sguardo sofferente, distrutto, fiero o a volte rassegnato, colpiscono quindi di piu i suoi occhi dalle lunga ciglia nere e i suoi bellissimi e fluenti capelli viola, questo di sicuro un film che incarna la ribellione del 68 ma resta molto raffinato e non c'è tanta volgarità, e piu che i disegni espliciti sono piu forti le Suggestioni erotiche come l'ansimare o le tentazioni demonache della ragazza. Non Tutti i disegni sono fatti bene, ad esempio quando ci sono le transizioni temporali le tavole diventano poco piu di scarabocchi abbozzati e si sente il netto calo di qualità, oppure non mi sono piaciute certe animazioni oniriche casuali e senza senso che sembrano buttate nel calderone tanto per fare minutaggio, sopratutto nel sabba satanico appaiono patetici disegni di strane creature sessuali ma nel complesso funzionano grazie ad un ottimo uso dell sonoro che offre un energia vitale che si contrappone bene ad un regno di morte oppressiva. E il film riesce perfettamente a catturare il tormento della protagonista che subisce un incredibile quantità di violenza sia fisica che mentale ma allo stesso tempo c'è un ambiguità sulla natura di questa mostruosa tentazione satanica che rappresenta una forma di libertà ed indipendenza che fa paura all mondo dell epoca, ecco quindi la nascita della "Strega" che è padrona del suo corpo, cerca di aiutare il suo amore codardo, lavora, accumola e gestisce denaro, acquista potere e rispetto, crea una rivoluzione sessuale nella comunità, guarisce i malati, fa sabba satanici, spaccia una nuova droga che apre e trasforma le persone a sua immagine incarnando lei stessa il simbolo di una rivoluzione femminista.

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