5 dicembre 2020

Ping Pong

Recensione Anime
Anno: 2014
Regia: Masaaki Yuasa (+)
Studio: Tatsunoko Production
Genere: Sportivo
Episodi: 11

★★★★ 😵

Due amici d'infanzia affrontano tornei e sfide perché amano il ping pong. Basato sul manga di Taiyo Matsumoto e diretto dall talentuoso e folle Masaaki Yuasa questa serie è un turbine d'energia che diverte e appassiona, parla di talento, dell'amore per lo sport, dell importanza della rivalità e competizione nella vita oltre ad elogiare la classica amicizia, ma lo stile surreale di Yuasa potrebbe non essere per tutti, le tavole e i disegni sono estremamente grezzi,  i personaggi sono quasi sempre sformati e deformati, colori pastello, visioni oniriche, corpi che crescono braccia che si allungano, facce abbozzate che si stilizzano in continuazione, e non solo i disegni ma anche le animazioni sono minimaliste e a basso budget, con un enorme numero di tavole fisse mosse solo dall sapiente montaggio che crea un geniale ritmo, specie grazie all'uso di centinaia di split-screen, ed ecco composizione frammentata che mostra la reazione di questo personaggio, composizione frammentata di gruppo che forma gigantesco mosaico di volti e dettagli, e ancora composizione frammentata singola che sottolinea i colpi e cosi via,  tutto ritmato molto bene ma questa non è solo una licenza artistica, è un chiaro limite della regia che abusa degli split-scren per fare economia tanto da diventare fastidioso, secondo me è il difetto piu grande della serie perché cosi i personaggi non respirano prigionieri in tutti questi pop-up e gabbie taglienti da manga. Resta comunque una serie molto ispirata e piena di carattere, è veloce, ha solo 11 episodi e tra sfide al cardiopalma, colpi possenti di racchetta, rumori di palline, musica upbeat, vittorie, sconfitte, isolamenti nei cessi, monologhi motivazionali ed allenamenti tutto scorre piuttosto bene, buona la caratterizzazione dei personaggi e degli antagonisti per come si mostra il passato e i desideri di ognuno, la storia mi ha anche sopreso perché parte focalizzandosi su un personaggio ma poi nella seconda parte cambia rotta per concentrarsi sull evoluzione di un altro, alcune immagini sono poi davvero ottime come le ali della farfalla o il drago che diventa enorme ma è un peccato che poi tutto si perde in facili flashback sull infanzia dei protagonisti, retorica stucchevole sul talento da sviluppare, ossessione per un confuso Eroismo e i troppi splitscreen e disegni grezzi abbassano la qualità totale della serie.

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