Recensione Film
Anno: 2018
Regia: Spike Lee
Genere: Poliziesco, Satirico
★★ 😒
Poliziotto Nero e uno Ebreo attraverso delle operazioni sotto copertura
cercano di Fermare il gruppo neo-nazista del KKK. Un poliziesco satirico
dall alta dose di Temi razziali che si crede brillante e Progressista
ma in realtà finisce solo per ribadire e semplificare le differenze
ripetendo fino alla nausea Nero nero nero, ebreo ebreo ebreo, nero nero
nero, ebreo ebreo ebreo, nero nero nero ...e che palle! il suo messaggio
è cosi ovvio, blando, saturo e forzato che finisce per annoiare e non
dire nulla di concreto. Certo Funziona come sempre Adam Driver e la Gag
centrale del film che mostra come Il Nero Non viene riconosciuto al
telefono perché i Razzisti guardano solo l'aspetto esteriore ma l'idea
dell doppio infiltrato non regge un intera storia e il tutto finisce per
essere una legnosa e impostata lezioncina sui pericoli del razzismo, la
storia si fossilizza su una facile stilizzazione dei neonazisti che
diventano piatte macchiette da odiare e prendere in giro mentre i gruppi
dei neri (per me altrettanto razzisti) sono tutti virtuosi e da
ammirare. Il film poi con frasi come "america first" o "make america
great again" fa un poco sottile riferimento all era Trump con chiari e
odiosi anacronismi che si ricollegano al presente in un finale
"impegnato politicamente" pieno di rabbia e disgusto ma la mossa finale è
proprio quella che mi ha fatto odiare il film, si uccide l'intera
narrativa con il solito ricatto morale, mi è sembrata davvero una
ruffianata troppo retorica. Da moderato ritengo che ridurre la complessa
discussione razziale alla semplice divisione in "buoni e cattivi"
finisce per estremizzare le parti e in questo modo (come la storia
insegna) non si fa altro che rafforzare entrambi, si da vita ad una
stupida polarizzazione che alimenta ancora di piu il fuoco del
conflitto.
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