Recensione Film
Anno: 2007
Regia: Lee Chang-Dong
Genere: Dramma, Religioso
★★★★ 😌
Dramma umano che si concentra su una donna e la sua battaglia con la Vita. Film asciuttissimo, non esagera in stile anzi è moderatamente distaccato con una camera che segue e dirige l'interesse della protagonista e costruisce piano piano il suo punto di vista e il suo difficile percorso spirituale. Una delicata narrativa realista che unita ad un incidente inizale piuttosto tardivo può appesantire l'inizio della visione, diciamo che i primi 40 minuti richiedono molta pazienza perché servono a presentare le basi per quello che vuole dire il film che è in pratica una tormentata storia d'Amore tra la protagonista e Dio. Tra urla, canti e preghiere Lei è molto Brava a mostrare il suo tormento interiore e bravo anche il leggendario Song Kang-ho che con la sua faccia pacioccona si ama sempre, il suo personaggio è anche piuttosto interessante, uno spasimante/Stalker che la segue ovunque e non si capisce bene se è un personaggio positivo o negativo, lui rappresenta sia il tonto uomo comune che si avvicina alla fede e anche lo spettatore con la sua empatia, un interesse per la protagonista che è invadente ed egoista ma allo stesso tempo è sincero perché come noi è testimone di quello che sta provando la povera donna, ecco quindi che in lui c'è una profonda ambiguità di interessi che riflettono l'ambiguo approccio opportunista che ha l'umanità con gli altri e con la religione, dove diversi scopi privati si intrecciano e tramutano in maschere, menzogne e illusioni collettive per lottare insieme e dare pace a questi dolorosi tormenti dell anima che abbiamo tutti. Una guerra con la divinità che diventa battaglia esistenziale, psicologica e nevrotica, la donna ad un certo punto sembra spaccare il quarto muro e odiare il film stesso, un rancore verso la sua stessa esistenza di pedina, di attrice, di vittima solitaria di una storia gia scritta.
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