13 novembre 2025

Frankenstein e i Mostri dell'Inferno

Recensione Film
Anno: 1974
Regia: Terence Fisher
Genere: Horror

★★★ 😊

Giovane ammiratore di Frankenstein diventa suo allievo e insieme lavorano ad una nuova creatura. Settimo e ultimo film Hammer sul dottore che tira le somme della saga e apprezzo il grande ritorno di Peter Cushing per un ultima volta in questo ruolo e che finalmente appare una fascinosa creatura pelosa piena di dramma umano sulla sua condizione, l'ambientazione del manicomio è perfetta e dona la giusta follia dark alla storia, la fotografia e le inquadrature sono buone, c'è una bella scena dove attaccano una mano e gli occhi alla bestia ma quella che piu amo è quando lentamente e con cautela staccano il cervello ad un cadavere perché è molto esplicita e cruda senza lasciare niente all immaginazione. E Il Frankenstein di Cushing resta sempre un magnifico dottore bastardo che ama fare folli esperimenti giocando con le vite degli altri, qua è ancora piu magro e inquietante e la sua presenza appare magnetica e piena di fascino, è interessante che ha le mani bruciate per quello che è successo in passato e come praticamente è a capo del manicomio e usa i corpi dei poveri pazienti come vuole lui, funziona anche il rapporto con il giovane allievo che subisce il fascino del male ma sembra sviluppare una sua moralità che lo porta a lavorare contro i piani del dottore. Certo Il ritmo è piuttosto lento e il film fatica a decollare ma nel complesso mi è piaciuto ed è esattamente quello che non sono riusciti a fare tutti i precedenti film, sarà anche un troll scimmione ma qua per me la creatura è abbastanza memorabile ed ha la giusta presenza scenica, per come si muove e si guarda allo specchio si sente tutta la sua sofferenza nell essere prigioniera in un corpo animalesco, mi piace come distrugge il violino che era lo strumento che amava e come esplode in una rabbia cieca ma comprensibile, bello come l'allievo è disgustato dai piani di Frankestein che vuole accoppiare la ragazza alla bestia, l'incontro con i matti del manicomio fa da parallelo alla storica folla di cittadini con le torce dell'Universal, si sente la tragedia alla morte della creatura e apprezzo l'ambiguità del finale che mostra un Frankestein fin troppo allegro e felice di ripartire subito per fare un nuovo folle esperimento mentre l'allievo e la ragazza lo guardano male forse pensando di ucciderlo, che è un ottima chiusura di questo grande personaggio senza farlo morire apertamente.

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