Recensione Film
Anno: 1957
Regia: Terence Fisher
Genere: Horror, Fantascienza
★★★ 😑
Il dottor Frankenstein insieme al suo amico lavorano ad un folle esperimento contro natura. Film che da inizio all'era horror dello studio inglese Hammer che riprende le icone della Universal per presentarle in una nuova veste e a colori, al centro di tutto c'è un grande Peter Cushing che pieno di ossessioni si butta in un esperimento proibito e mi piace il conflitto con l'amico Paul che diventa sempre piu disgustato da questo folle esperimento, una discesa nell oscurità dell animo umano mostrata meglio che in passato ed è bello come questo Dottore si rivela davvero bastardo e addirittura uccide un povero vecchio per avere il suo cervello ma c'è anche un sottotesto sociale e classista per come tratta male e abbandona l'amante cameriera incinta e mette in catene la creatura schiavizzandola peggio di un cane. Ma nonostante i pregi si perde anche molto il fascino gotico dei passati film, non si respira la comunità e la furia del villaggio e tutta la vicenda sa troppo di drammone nobiliare ed è ristretta dentro noiose abitazioni ottocentesche, il ritmo è lento e il tono si prende molto sul serio con la storica creatura che appare troppo poco e non riesce ad essere iconica quanto quella dell universal, Christopher Lee è certamente una leggenda e avrà molta piu fortuna a fare Dracula piu avanti ma qua come Mostro zombie è davvero patetico e non mi piace il trucco che hanno utilizzato per il suo look, sono carini alcuni momenti come l'assalto al cieco, quando si prende una fucilata in faccia e il confronto finale ma in questo film la creatura non è davvero un personaggio ma è piu una prova fisica dei crimini del dottore e cosi si perdono tantissime implicazioni tragiche ed esistenziali della storia. Alla fine è un bel po' legnoso e punta al dramma piu che allo spettacolo ma nel complesso funziona perché a differenza dei film passati finalmente c'è il coraggio di condannare e punire in modo chiaro e palese le ossessioni e i crimini del dottore senza nessun lietofine per lui.

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