1 ottobre 2025

Una Battaglia dopo L'altra

Recensione Film
Anno: 2025
Regia: Paul Thomas Anderson
Genere: Thriller, Commedia

★★★ 😨

La figlia di Terroristi di Sinistra scopre la verità sulle sue origini mentre un perverso colonnello le da la caccia. Un Thriller comico che gioca con le iperbole e gli estremismi per parlare delle tensioni politiche americane mischiando senza problemi i toni seri con quelli piu assurdi, tutto tecnicamente è ottimo dalla messa in scena al montaggio e mi piace come Anderson costruisce la tensione sensoriale usando un tipo di musica nevrotica, Di Caprio intrattiene nel fare goffo hippy scemo, Benicio del Toro è un grande leader locale amato da tutti e Sean Penn è la vera star del film per come fa un incredibile e viscido uomo pieno di sentimenti contrastanti che lo rendono marcio fino al midollo. Buono il prologo dove succedono una marea di cose, la sessualità perversa all inizio è molto strana ma segna bene il forte desiderio carnale del militare e la voglia di dominare della terrorista, fa ridere la questione delle password e dei codici dimenticati, il super club razzista di Natale è una trovata simpatica per non mettere il solito gruppo di incappucciati, mi piacciono gli interrogatori di un soldato per come sono semplici ma pieni di brutali minacce e poi nel deserto è piacevole come le strade di tutti si incrociano con ridicole situazioni di sangue in stile Fratelli Coen. Ma nonostante sia un film che fa sorridere non mi piace minimamente il messaggio politico che vuole trasmettere e nel sottotesto c'è troppa pericolosa retorica che ispira veri terroristi, certo l'ironia li prende in giro ma questi "rivoluzionari" che mettono bombe sono comunque presentati con dello stupido e ingenuo romanticismo, tra tutti la madre è forse il piu farabutto per come ha un fanatismo folle e cieco, vuole la lotta armata, tradisce, si scopa il nemico, uccide innocenti e abbandona la figlia e il compagno, Lei è peggio di Lockjaw e il film non ha minimamente il coraggio di criticarla apertamente e anzi il finale quasi la perdona e la assolve da tutti i suoi schifosi peccati con una stupida letterina, poi odio che non c'è nessuna riconciliazione con il personaggio di DiCaprio che viene abbandonato brutalmente e accetta tutto in modo patetico, brutto come è forzato il tradimento del cacciatore di taglie e la figlia è la solita lettura moderna di una ragazza perfetta e brava in tutto per funzionare davvero come personaggio. Mi aspettavo un finale che criticasse gli errori dei genitori con la ragazza che trovava la giusta strada nel mondo ma invece anche lei viene contagiata dal loro virus e tutto si chiude con la speranza che i giovani continuino questa astratta e ideologica rivoluzione violenta, nell insieme è un simpatico e folle thriller fatto molto bene che attaccando i soliti razzisti si arruffiana facilmente le persone di sinistra ma per me conta solo la forza della scrittura e qua i personaggi, gli archi narrativi e le morali presentate sono pieni di problemi.

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