Recensione Film
Anno: 1998
Regia: Wes Anderson
Genere: Storia di formazione
★★★ 😊
Eccentrico adolescente si innamora perdutamente di una maestra e rischia di essere cacciato dalla sua prestigiosa scuola perchè ha pessimi voti. Storia di Formazione piuttosto interessante non solo per il percorso del suo giovane protagonista che impara a superare il suo ego ma anche per come Wes Anderson forma e plasma il suo stile, buona la sceneggiatura che è decisamente scritta meglio di Bottle Rocket e ruota su un giovane ragazzo molto atipico che è pieno di voglia di fare ma ha tanti limiti e pochi talenti con il suo piu grande difetto che è la vanitosa e narcisistica voglia di impressionare tutti come mostrato dal sogno iniziale dove risolve un problema di matematica impossibile. E funzionano tutti i rapporti come quello con il preside di Brian Cox che lo detesta, con l'amichetto c'è una bella unione e poi drammatica spaccatura, toccante come si sviluppa quello con il dolce padre barbiere per come si vergogna di lui per poi abbracciare le sue origini, buona l'amicizia con Bill Murray che esplode in una guerra di gelosia sempre piu viscerale e funziona anche la storia d'amore con la maestra che vista la differenza di età poteva risultare inquietante ma l'ossessione del giovane è punita bene e la donna si comporta in modo giusto e corretto come un adulto. Il film offre vari momenti divertenti ed è molto simpatico il montaggio iniziale dove frequenta tutti i club possibili, mi piace lo scherzo delle api con slow-mo enfatico, simpatica la visita all ospedale con un Bill Murray totalmente sfatto che beve e si fuma due sigarette alla volta e la recita teatrale finale è quasi la dichiarazione d'intenti dell intero cinema di Wes Anderson per come la messa in scena della giungla è esagerata e assurda e lo spettacolo diventa un grande momento di ludica gioia. Certamente il protagonista è piuttosto odioso e specie all inizio si fa fatica ad immedesimarsi in lui, non è il tipico personaggio che amano i giovani e anche a livello sociale vive in una via di mezzo e non è un figlio di ricchi ma non è neanche vicino al mondo popolare, comunque nonostante questo nell insieme è un film piuttosto grazioso che mostra bene il percorso di crescita di un ragazzo alla disperata ricerca della sua strada nel mondo e visto che è molto personale e autobiografico è anche un film essenziale per capire l'intero cinema di Wes Anderson.

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