Recensione Film
Anno: 2004
Regia: Wes Anderson
Genere: Commedia, Fantastico
★★★★ 😊
Famoso documentarista conosce quello che forse potrebbe essere suo figlio e parte in un ultima spedizione per vendicare l'amico morto. Eccentrica commedia che ispirandosi alla vita e ai lavori di Jacques Cousteau mostra la crisi di un capofamiglia che nonostante i suoi tanti difetti ha guidato per anni un solido e grande gruppo, il mondo di Zissou è fatto di avventure pericolose per osservare e documentare la magia della vita e cosi tutto diventa anche un film sull fare film, e mostra come è caotico e improvvisato il processo creativo e dove realtà e bugia spesso si fondono. Come sempre il ricco cast dei film di Anderson convince e Bill Murray guida bene il tutto e si ama facilmente, mi piace come i pesci e il mondo marino è mostrato con tenere animazioni in stopmotion, il look dei costumi e delle scenografie è pieno di charme, molto bello come è descritta e sezionata la nave, simpatico il tipo che suona in portoghese le canzoni di Bowie, fa sorridere la gelosia e voglia di protagonismo di Dafoe e la tensione con il rivale Goldblum, amo l'attacco dei pirati per come diventa assurdo, tenerissimo il cane senza una zampa, incredibile la missione di salvataggio sull isola per come è completamente sgangherata e improvvisata nelle azioni ma anche il modo punk in cui è diretta è una goduria, e il viaggio finale tutti insieme stretti-stretti verso il pericoloso squalo giaguaro è un grande climax emotivo che simboleggia una riflessione su tutta la straordinaria carriera e vita dell protagonista. Non mi convince invece il rapporto con il "figlio" di Owen Wilson che dovrebbe simboleggiare il difficile rapporto dell artista con il pubblico, i suoi fan e con l'infanzia in generale ma tra i due personaggi manca vera chimica, molto brutto il contrasto di gelosia per contendersi Cate Blanchett e la chiusura tra padre e figlio è frettolosa e insoddisfacente, il ritmo della prima parte non mi fa impazzire e per me il film meritava qualche assurda scena sottomarina in piu e anche il rapporto con l'amico di una vita Esteban poteva essere esplorato meglio visto che è la causa della sua depressione e del viaggio di vendetta. Ma nell insieme resta un giovane Wes Anderson molto ispirato che sapeva affascinare nel suo essere visionario ma imperfetto, lo stesso film al giorno d'oggi sarebbe tutto quadrato, finto e stilizzato mentre questo riesce ancora a separare e mischiare bene il dramma dalla finzione teatrale, esempio perfetto è l'incidente dell elicottero dove cadono veramente in mare, c'è montaggio psicologico frenetico e tra le onde la camera si sporca addirittura di sangue! qualcosa di impensabile nei suoi ultimi film.

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