16 luglio 2025

Diablo 4

Recensione Videogioco
Anno: 2023
Studio: Blizzard
Genere: Loot Rpg, Openworld

★★★ 😐

Eroe gira per il mondo per fermare la regina demoniaca Lilith. Il quarto capitolo della serie di Diablo ripropone la classica struttura di gioco da loot rpg d'azione con una grafica migliorata e un tono molto piu dark e realistico rispetto al terzo capitolo, il filmato iniziale è stupendo ed è fantastica la prima apparizione di Lilith come una divinità di sangue, appaganti sono le solite Classi utilizzabili ed è bello imparare ad usarle, buoni i personaggi secondari che ti accompagnano nell avventura come il saggio Lorath, la giovane Neyrelle o Donan e funzionano alcuni momenti di storia come lo scontro con il demone Astaroth con la tragica morte del figlio di Donan, interessante il taglio del braccio di Neyrelle, fascinoso l'albero delle teste, Elias è bastardo al punto giusto per come sembra immortale e colpiscono le continue apparizioni sataniche di Mephisto in forma di lupo. Ma per quanto ci sono stati vari miglioramenti questo diablo è un altra delusione e piu ci giocavo e piu arrivava la noia, decidere di abbandonare le zone per una struttura open world alla ubisoft per me è stato un grande errore perché cosi la formula di gioco diventa fin troppo dispersiva e si perde il senso di viaggio e di progressione, tutti gli accampamenti e le città sembrano uguali e indistinguibili, nei precedenti trovare un nuovo teletrasporto e completare un atto ti dava una certa soddisfazione per come era un netto cambio di zona ma adesso sembra sempre la stessa solfa, i doungeon sono pigri e ti fanno rimpiangere quelli randomici, le quest secondarie sono centinaia e alcune sono anche scritte bene come quelle degli esorcismi ma sono cosi tante da sommergerti in una marea di liste di cose da fare dove nulla ha vera importanza, dopo il lv 30 anche le classi smettono di essere interessanti e invece di nuove abilità il gioco diventa solo una noiosa ricerca matematica alla statistica perfetta con la difficoltà sempre piu sbilanciata e si è costretti a cambiarla perchè dopo un po' il gioco diventa inevitabilmente fin troppo facile. Nonostante le cose belle che offre la campagna principale è una delusione dopo l'altra e le ambientazioni non hanno personalità con una camera fin troppo lontana fossilizzata nell'arcaica visuale isometrica, i personaggi parlano troppo allungando il brodo, i monologhi di Lorath sono soporiferi, il fascino dell angelo Inarius è sprecato e si rivela una pippa, pessima la gestione di Elias e dopo averlo mostrato immortale viene battuto in modo anticlimatico, il non farti affrontare Diablo è un errore assurdo e Lilith da fascinosa demone diventa sempre piu banale cattivona con una battaglia conclusiva davvero patetica. Ovviamente non c'è solo la campagna e il gioco è pensato per essere infinito e ci sono una marea di contenuti per potenziarsi e giocare centinaia di ore con sfide sempre piu ardue alla ricerca del loot sempre piu raro ma secondo me senza delle fondamenta solide nulla di aggiuntivo può davvero funzionare e cosi questo quarto capitolo è tecnicamente un buon gioco pieno di tanti contenuti ma la voglia di renderlo aperto come un Live service/mmorpg gli ha fatto perdere molta qualità e piu che divertimento completare le missioni sembra sempre un noioso lavoro.


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