Recensione Film
Anno: 1982
Regia: Sylvester Stallone
Genere: Sportivo
★★★ 😳
Rocky si gode il successo ma la sfida di un nuovo pugile cambierà tutto. Terzo capitolo della saga che si butta in pieno negli esagerati anni 80 e la poetica umana dei primi fa il posto a toni molto piu commerciali, ma bellissimo è il montaggio iniziale sotto le leggendarie note di Eye of the Tiger dove si mostra Rocky combattere e vivere come una celebrità mentre in parallelo l'antagonista Clubber Lang pieno di ambizione si allena duramente per raggiungere la vetta, commovente è il rapporto con Mickey, bello come Apollo lo aiuta negli allenamenti sviluppando una grande amicizia e lo scontro finale è epico al punto giusto con le provocazioni, gli insulti, le epiche schivate e l'orchestra che impazzisce e va a ritmo con i pugni. Anche la storia ha qualcosa d'interessante per come è META e autoriale e continua a riflettere la carriera di Stallone che ottenuto fama e successo si ritrova imborghesito e senza piu la passione di un tempo con la ricchezza, la posizione comoda e di conforto lo hanno reso piu debole e la paura di perdere tutto lo paralizza, poi mi piace come all inizio Paulie odia ed è geloso dell'icona commerciale di Rocky e spacca il flipper anticipando come lo stesso Rocky avrà disgusto per la sua icona e farà praticamente la stessa cosa lanciando il casco contro la statua. Ma per quanto sia un film divertente è anche pieno di stupidera anni 80 che non mi fa impazzire, il pessimo scontro di wrestling con Hulk Hogan è simbolico per come svilisce l'universo di Rocky ad un grande e scemo circo per il pubblico, Stallone recita oramai se stesso e non è piu lo stesso amabile tontolone dei primi, molti apprezzano la scena della spiaggia dove Adrian gli urla di smettere di essere triste e depresso ma per quanto bella questo urlare è un modo di esporre i sentimenti molto volgare e poco sottile, le mezze magliettine anni 80 che arrivano sopra l'ombelico sono inguardabili, le inquadrature dove sono sulla spiaggia non sono male ma gli slowmotion sulle loro facce sceme appaiono troppo ridicole, oramai lo schema di montaggi, vittorie e sconfitte diventa fin troppo formulaico e l'antagonista funziona ma è poco piu di una figurina di carta e non ha alcuno spessore anzi il suo atteggiarsi da bullo di periferia abbassa il livello di scontro a poco piu di una rissa da bar. A parte questo il terzo Rocky continua a divertire, Eye of the Tiger resterà per sempre una delle musiche piu motivazionali di tutti i tempi e senza i sequel quel freeze frame finale sarebbe stato un ottima chiusura della trilogia.
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