8 marzo 2024

Perfect Days

Recensione Film
Anno: 2023
Regia: Wim Wenders
Genere: Slice of Life, Filosofico

★★★ 😇

Uomo pulisce i bagni pubblici di Tokyo cercando la pace interiore. Pacato Film contemplativo che parte benissimo senza dialoghi mostrando la giornata tipo del protagonista, lui legge, si sveglia, si lava i denti, annaffia le piantine, fa foto, ascolta una canzone in macchina, ammira gli alberi e gira pulendo i vari bagni tutto con una grande calma e serenità. Un inizio che offre un bellissimo sguardo del Giappone e con Il gesto del pulire indica l'idea di avere cura, di mantenere, cancellare lo sporco fisico ma anche mentale, cosi per quanto si descrive un lavoro umile l'inizio del film riesce a trasmettere bene un grande amore per la vita e per la comunità mostrando un bel modo maturo di godersi la vita con tanta filosofia e spiritualità. Un idea di Slice of life piena di valore ma è un peccato che poi il film perde la strada e non c'è alcuna voglia di mostrare il vero orrore di lavare cessi pubblici tutti sporchi di merda e piscio, odio che gira sempre i soliti tre bagni di lusso e la storia diventa ridondante concentrandosi su piccoli elementi narrativi molto deboli, non mi ha entusiasmato la storia del giovane collega che non ha pazienza e vuole vendere le sue care musicassete cosi come banali gli sguardi sul solito barbone pazzo, il suo fare foto artistiche diventa sempre piu un ossessione ridicola per come riempe tanti scatoloni, odio la solita retorica dell amare la tecnologia del passato ritenuta piu pura di quella moderna, simpatico il giocare a tris con sconosciuto per simboleggiare che il suo lavoro è comunque apprezzato ma non ha forza nella narrazione cosi come la storia della nipote scappata di casa non mi è piaciuta, lei non sembra reale e rovina il personaggio per come indica che lui viene da famiglia ricca e che sta scappando dai suoi di demoni. Tutto si rialza nel finale dove scherzando e giocando con un malato arriva una leggera ma profonda riflessione sulla morte e il primo piano finale è ottimo per come mischia e combatte tra pianto e sorriso esprimendo quanto è difficile la lotta esistenziale per evadere e non pensarci ma per me il film perde purezza nel provare a spiegarsi, oltre al fatto che con tutti questi problemi mentali il protagonista appare troppo complessato e schizofrenico e la voglia di pulire mi sembra una mania ossessivo compulsiva piu che il raggiungimento di una pace spirituale, invece tutto doveva concentarsi solo sull idea di Calma e Semplicità, non c'era bisogno di sapere le sue motivazioni, non serviva vederlo soffrire e per essere esempio e modello di vita bastava la sua vita, la pulizia di tanti bagni e il suo dolce sorriso.

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