20 gennaio 2024

Asteroid City

Recensione Film
Anno: 2023
Regia: Wes Anderson
(+)
Genere: Commedia

★★★ 😑😑

Fotografo finisce con i figli in una cittadina del deserto dove si tiene una festival di astronomia giovanile. Ennesima Commedia di Wes Anderson che ripropone il suo unico stile di regia molto riconoscibile e qua esplode in un multi-meta discorso a piu livelli sull senso della vita e sul ruolo dell arte dove il film è un opera televisiva che narra di un opera teatrale che prende vita in un colorato mondo magico anni 50 dove gli attori sono quasi consapevoli di stare recitando. Wes Anderson come sempre è tecnicamente ai massimi livelli, il film è pieno di dettagli, i movimenti di macchina sono perfetti e ritmati, i dialoghi hanno spessore e significati nascosti, le gag sono sottili e intelligenti, c'è piu di un momento magico e assurdo, la fotografia e la messa in scena sono ottime, il cast di attori è ricchissimo e tutti riescono nel loro piccolo a brillare, ma per quanto apprezzo questa stratificata esplorazione di meta-narrazione dove realtà e finzione si mescolano e gli attori sono influenzati dai loro ruoli (e viceversa) nel complesso il film mi ha annoiato molto e mi è sembrato perdere troppo tempo in simpatiche vignette che girano intorno a vari temi senza approfondirne nessuno. È Chiaro che nel profondo si cerca di trasmettere un grande senso di esistenzialismo umano e come nella realtà tutti non hanno risposte alle loro domande e cercano confusi un significato a quello che stanno facendo ma cosi la storia si inaridisce e gli attori sono prigionieri nel deserto teatrale e finiscono per cazzeggiare in modo noioso, con le costanti rotture del quarto muro che fanno diventare il film sempre piu una grande supercazzola fatta di tante piccole scenette carine che creano un simpatico diorama retrò ma è una bellissima scatola vuota e si apprezza piu la forma stilistica che il contenuto visto che la storia fallisce a dire qualcosa di memorabile perché troppo interessata a riflettersi allo specchio ribadendo e giustificando piu volte il suo voler essere solo una grande Meta-Narrazione.

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