17 settembre 2023

El Conde

Recensione Film
Anno: 2023
Regia: Pablo Larraín
Genere: Satirico, Sovrannaturale

★★★ 😮

Pinochet è un vecchio vampiro e riceve la visita dei suoi figli che sperano di avere una parte del suo tesoro. Film satirico che usa l'elemento sovrannaturale per costruire un'originale riflessione sulla controversa figura storica cilena che attraverso dei dialoghi o veri e propri interrogatori spiega quasi in prima persona le sue azioni e la sua prospettiva di spietato generale, tutto mischiato anche con elementi da dramedy familiare con gli avidi figli e parenti che sognano di ricevere i soldi dell'eredità accumolata. Un film di certo sofisticato e non per tutti, i ritmi lenti, il bianco e nero e la sottile ironia storica possono respingere molto cosi come il ruolo della suora che deve ucciderlo, salvarlo o derubalo sembra un grande pasticcio ingarbugliato e anche il finale è stupidissimo con quell altro politico storico che spunta fuori dal nulla ma devo dire che nel complesso la figura satanica di Pinochet è dipinta perfettamente e si comprende la fascinazione che trasmette ancora oggi, un vampiro, un ladro, un assassino, un padre egoista, un mostro assetato di sangue che con la scusa di difendere il paese dai comunisti ha infettato per decenni il Cile e ancora oggi continuano ad esserci nostalgici e suoi difensori. La narrazione della voce fuoricampo è intrusiva ma accompagna bene il film dando un tono quasi da documentario dell assurdo, l'elemento sovrannaturale funziona a rafforzare la critica e il sangue o la violenza mostrata sottolinea bene in modo metaforico i crimini storici commessi, ma anche il comico girotondo dei familiari intorno al suo potere descrive la riflessione sull eredità politica che la dittatura ha creato con spesso azioni e difese mosse piu per avidità e interesse che vero amore per il generale. Nell insieme non è perfetto, specie il lento finale non mi ha convinto ma il suo modo di criticare questo tipo di figura storica è onesto, originale e artistico e non cade troppo nel polpettone moralizzante di sinistra.

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