Recensione Film
Anno: 2023
Regia: Christopher Nolan (+)
Genere: BioPic, Drama
★★★★★ 😅
Biopic che narra la storia del famoso padre della bomba atomica. Un film prolisso, pesante, molto serio e drammatico che si porta dietro con solennità il peso enorme dell'invenzione che ha concluso la seconda guerra mondiale ma ha anche acceso la pericolosa era atomica, e qua Christopher Nolan ripropone il suo solito stile riconoscibile fatto di infiniti montaggi incrociati e una costante tensione ansiogena da thriller spionistico che non fa mai respirare le scene, un continuo crescendo di montaggi veloci, qualche parola in camera e un cambio di ambientazione, poi ancora altre paroline e cambia nuovamente la scena tutto ripetuto cosi per tre estenuanti ore di tanti dialoghi seriosi che sfiorano molto spesso il polpettone moralizzante. Eppure nonostante lo stramaledetto montaggio iperattivo di Nolan il film riesce a colpire nei punti chiave ed è impossibile non amare le sensazioni che riesce a trasmettere, dall'angoscia esistenzialista dello studio dello spaventoso cosmo, la tensione per una mela avvelenata, l'erotismo delle tette di Florence Pugh che introducono la famosa frase del distruttore dei mondi e aiutano ad associare sesso, desiderio e morte alla bomba, belli i veloci flash delle scintille e fuochi durante la progettazione, la scena del Test nel deserto è fantastica con un ottimo bilanciamento di fascinazione e inquietudine e amo come vengono mostrate le sensazioni intime del protagonista da quel memorabile momento onirico di nudità davanti a tutti per simboleggiare l'umiliazione e vergogna ma anche quando assalito dal senso di colpa viene dissociato dall esultanza di chi ha intorno e arrivano dei puri momenti horror sensoriali. Un film pieno di grandi interpretazioni con interazioni di personaggi calde e sentite, ci sono vari cameo a sorpresa e mostra anche le forti paranoie anticomuniste del periodo che evolvono sempre piu in una specie di legal drama dove per invidie varie Oppenheimer viene interrogato e messo a processo sull essere o meno comunista, uno sviluppo che funziona per descrivere la complessità del personaggio ma non mi è piaciuto come il conflitto è presentato fin troppo a senso unico e viene trasformato in una vittima di paranoie ingiuste e infondate nonostante il film stesso spiega che nella nuova era atomica il mondo è piu pericoloso di prima e non ci si può fidare di nessuno, specie chi è stato amico di cosi tanti comunisti, poi Nolan fa il solito giochino delle linee temporali non lineari e la cosa mi ha irritato parecchio, specie all inizio ho fatto fatica a capirle e non condivido la scelta di mettere tutta la prospettiva del personaggio di Strauss in bianco e nero che di solito si associa al passato ma qui l'assenza del colore non fa altro che confondere ancora di piu le acque. Comunque nell insieme è decisamente il film piu maturo di Nolan, convince per come si smarca dai noiosi biopic storici e riesce a rendere spettacolare, intenso ed ansiogeno questo evento storico e apprezzo come piu che piangere delle false e retoriche lacrime di coccodrillo per Hiroshima si sforza di far capire l'importanza e il peso della rivoluzione della bomba atomica che ha iniziato quella reazione a catena di distruzione totale che non sembra mai piu fermarsi.
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