Recensione Film
Anno: 2022
Regia: Sarah Polley
Genere: Dramma, Femminista
★★★ 😐
In una chiusa comunità religiosa avvengono sistematiche e brutali violenze sulle donne che stanche dei disgustosi abusi discutono su come reagire alla situazione. Dramma femminista molto serio e toccante che attraverso la discussione di gruppo in un fienile riflette la condizione della donna mettendo al centro la voglia di cambiamento e di reagire rispetto alla costante ingiustizia subita, infatti che tipo di società è una che non protegge le donne? che non le fa sentire al sicuro e non promette un futuro migliore? ed ecco che si accende il dibattuto su quale sia la strada migliore da prendere, Subire? Combattere? Scappare? queste sono le domande chiave che diventano un appassionante dibattito che descrive i vari tipi di femminismo, con il dubbio se è possibile cambiare le cose dall interno, affidarsi alla violenza o addirittura perdonare in nome di una stupida religione che minaccia l'inferno ma protegge i carnefici e non le vittime. E il tutto ha toni molto caldi e sinceri, i dettagli delle violenze fanno schifo, bello quando le donne riescono anche a ridere della loro situazione o quando cantano insieme, ma la regia è piuttosto generica e poco interessante, cè troppo parlato e funziona poco a livello visuale, capisco poi il tema molto serio e importante ma ogni tanto questa serietà da drammone diventa anche piuttosto noiosetta, manca di mordente e oltre a discutere tra di loro avrei preferito un confronto diretto e sentito con i maschi di questa comunità che nonostante siano gli antagonisti vengono quasi totalmente eliminati dalla storia. Quindi è un film un po' piatto e pesante ma dal grande e importante tema centrale con donne stanche e distrutte che cercano con coraggio e fatica di dire Basta.
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