Recensione Videogioco
Anno: 2022
Studio: Santa Monica
Genere: Azione, Avventura
★★★★ 😊
Kratos e il figlio Atreus partono in un avventura per fermare Odino. Seconda parte di questo salto del franchise nella mitolgia norrea che continua ed evolve il gameplay e la storia della prima parte creando un solido percorso di cambiamento di Kratos che diventa sempre piu un padre comprensivo, sensibile e giusto rispetto alla cieca, ribelle e vendicativa macchina di morte dei primi giochi. Il god of war del 2018 aveva qualche momento davvero potente come il ritorno a prendere le lame ma era un esperienza spezzettata male in continue digressioni e battaglie ripetitive contro stamaledetti Troll e anche questo sequel non ha di certo un ritmo perfetto per come dura troppo e continua a saltare da una missione all altra in modo frammentato ma ho apprezzato di piu la varietà di situazioni, i tanti boss diversi come lupi, mostri e lucertoloni, i personaggi secondari con cui interagire, la base di partenza per le avventure, il sistema di teletrasporto è migliorato e meno macchinoso, scalare o muoversi è piu fluido ed usare lo slittino è piu divertente che girare solo in barca. Mi piace poi che tutto quanto presentato nel primo viene rafforzato da questo sequel come i dipinti mitologici o le ambientazioni rivisitate in chiave invernale, Molto emozionante la scalata del muro di Asgard e questa volta mi ha convinto molto di piu la tecnica di mostrare tutti i filmati in una lunga fluida pianosequenza senza tagli di montaggio con una regia che ti immerge nell azione e nella tensione. E fa piacere rivedere Mimir che è sempre uno spasso da ascoltare, buono come hanno sviluppato i fratelli Brock e Sindir che diventano piu di semplici spalle comiche, appare un enorme Thor molto figo come personaggio con delle battaglie contro di lui super Epiche con quel fantastico ed iconico fulmine congelato, Heimdall funziona per come è odiosissimo mentre Tyr mi ha deluso con una rivelazione stupida e Odino è un furbacchione che parte bene ma poi impazzisce senza motivo per una maschera e non funziona come antagonista principale diventando troppo generico, ma anche Atreus non mi piace per come viene forzato come protagonista in varie sezioni e per come fa il solito ragazzino buono e giusto alla Disney e lo stesso Kratos per quanto fatto benissimo non mi fa impazzire per come è passivo, silenzioso e fa il padre brontolone distaccato che non ascolta e litiga con il figlio ma è inevitabile che questa evoluzione lo mette in situazioni piu emotive e profonde rispetto al Kratos sempre incazzato, specie colpisce vederlo ancora soffrire la morte della seconda moglie, belli e toccanti i suoi flashback quando dorme, le scelte che fa per andare contro all sentimento di vendetta, il come costruisce il rapporto con Freya, toccante quando chiede scusa al figlio e quando si vengono incontro con una promessa, questo Kratos trasmette bene il peso di un uomo pieno di rimpianti e cicatrici interiori. Nel complesso restano i dubbi che avevo verso il primo con una telecamera troppo ravvicinata, il ritmo di gioco è troppo episodico e il finale è molto frettoloso e insoddisfacente ma questo Ragnarok è comunque un incredibile esperienza narrativa, un ottimo sequel che migliora, sviluppa e completa ogni cosa fatta in precedenza e poi quel monolgo finale che c'è nel DLC Valhalla è la chiusura perfetta di questo percorso di maturazione di Kratos e uno dei migliori momenti in assoluto che abbia mai visto in un videogioco.
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