15 febbraio 2019

God of War 4

Recensione videogioco
Anno: 2018
Studio: Santa Monica 
Regia: Cory Barlog
Genere: Azione in 3a persona, Avventura
★★★ 😌

Un Kratos barbuto e piu maturo si è magicamente trasferito nella Mitologia Norrea e insieme a suo figlio partirà per un viaggio spirituale verso la cima di una montagna. Continua la saga di Kratos in questo gioco che Stravolge in larga parte lo spirito adolescenziale e caciarone della serie per un approccio piu sentito ed emotivo ispirato a Last of Us, cambia la telecamera, cambiano le meccaniche, cambia molto ma restano molte costanti, battaglie epiche, mostri da abbattere, miti, leggende, tragedie familiari, Parte benissimo con un grande scena emotiva e poi arriva una fantastica boss battle viscerale, e andando avanti non mancano momenti interessanti e divertenti, specialmente ottime sono le battaglie opzionali contro le valchirie, Mi piace poi questo kratos piu vecchio e affaticato, che ha difficoltà a fare il padre, in perenne conflitto con quello che ha fatto, pieno di dolore, rimorso e voglia di redimersi attraverso il figlio, ogni volta che ritornano le ferite del passato il gioco mostra il meglio di se cosi come funziona il rapporto con la paura che il figlio commetta i suoi stessi errori, poi mi è davvero piaciuto il personaggio di Mimir che fa da spalla comica (o meglio testa comica) e funziona anche l'antagonista Baldur che riflette quasi l'ombra insensibile di Kratos stesso. Nonostante tutte queste novità Il gioco mi ha quasi deluso, Kratos ripete all infinito "boy" o "Ragazzo!", l'ascia è faticosa da usare, all inizio non ho amato il sistema di combattimento viscerale ma anche troppo confusionario con una telecamera troppo ravvicinata che non ti fa vedere bene tutti i nemici, non mi piace come il ritmo continua a fermarsi o rallentare per una scena narrativa forzata, rende il tutto davvero poco rigiocabile, ho odiato come la scalata del monte è un continuo andirivieni in cerca dell Macguffin di turno, odio il backtraking forzato sopratutto in questo tipo di storia con un obbiettivo chiaro, cosi mentre si scala ecco che bisogna fermarsi per andare di qua o di la all infinito a rivisitare le stesse aree, e mi hanno davvero fatto arrabbiare i fabbri che si teletrasportano di continuo anche in luoghi dove non dovrebbero essere! e  muoversi in questo mondo è sempre una fatica, lo scalare le rupi è tedioso, scendere una catena è tedioso, navigare la barca è tedioso, attivare i portali è tedioso, kratos si muove come un elefante e anche aprire una porta è lentissimo nonostante lui sia un Dio, Il gioco aggiunge anche inutili meccaniche RPG irritanti e mai appaganti, per tutto il tempo si continua ad aprire forzieri per allungare il brodo ma queste meccaniche rovinano il bilanciamento e i nemici sono o troppo facili o troppo difficili. Non mi sono piaciute le ambientazioni, ci sono grandi panoramiche molto artistiche ma di base sono tutti templi e caverne generiche e riciclate, manca un forte senso di esplorazione, il gioco è molto lineare, è tutto un gigantesco corridoio spezzettato che finge male di non esserlo, C'è Poi Il fatto che questo è chiaramente la prima parte di una storia che deve essere completa nel sequel. Insomma è un passo avanti in termini di narrativa e uno indietro in termini di gameplay ma nel complesso è comunque un bel gioco e mi piace questo nuovo percorso che evolve e sviluppa il personaggio di Kratos.

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