4 novembre 2022

Cabinet of Curiosities

Recensione Serie Tv
Anno: 2022
Showrunner: Guilliermo del Toro
Genere: Horror
Episodi: 8

★★★ 😳

Serie tv antologica dove Gulliermo del Toro presenta varie storie dell orrore dirette da talentuosi registi. Uno show creato dal Famoso Regista messicano che esprime tutta la sua passione e il fascino per l'Horror e per la direzione artistica, non a caso i registi delle storie vengono presentati insieme all opera come a sottolineare la forte libertà e impronta autoriale di questi mini-film con effetti visivi che non si vergognano di mostrare violenza, sangue e mostri schifosi, e il bello dello show è anche nella massiccia figura di Del Toro che all inizio presenta queste storie tirando fuori un particolare oggetto chiave da questa speciale credenza e cosi come facevano Rod Serling di Twilight zone o Alfred Hitchcock la presentazione del tutto ha un sottile valore aggiunto e si sente un fascino di insieme alle tante storie separate.  La scrittura è molto classica e da vita ai problemi e ai vizi dei protagonisti che si trovano ad affrontare l'orrore che hanno nella mente, cosi tanto classica che direi quasi banale per come c'è troppo moralismo di fondo e i protagonisti vengono sempre puniti con la morte e lo spavento, La prima storia non è male e mostra un bifolco razzista in cerca di soldi trovare i segreti di un nazista, la seconda mi è piaciuta di piu e mostra un goffo razziatore di tombe finire in antica tomba piena di topi, ma è la terza di David Prior quella che davvero mi ha colpito e mostra un medico malato terminale fare un Autopsia di un misterioso crimine, l'indagine ha atmosfere alla X-files e mostra bene l'approccio coraggioso alla morte. Un Peccato che dopo tanta qualità la quarta storia fa colare a picco l'intero show, è una storia su una timida donna ossessionata da prodotti di bellezza ed è la fiera della stupidera, la recitazione troppo esagerata, l'episodio troppo lungo, il marito un idiota e il messaggio moralista molto forzato, stessa cosa per il quinto episodio che mostra l'ossessione di un pittore per dipinti satanici, la storia prova ad essere lovecraftiana cercando di mischiare le follie della mente con le differenze socio economiche e la censura ma non si sentono le atmosfere giuste e il tutto appare molto pigro e scialbo. La sesta storia si riprende e mostra un uomo ossessionato dalla morte della sorellina e cerca un modo per raggiungerla attraverso la droga, tutto è molto semplice ma almeno i temi dell incapacità di accettare la morte funzionano e la presenza di una spaventosa strega intrattiene, il settimo è invece il solito trip arthouse di Panos Cosmatos che è visivamente interessante ma anche un insieme di supercazzole molto soporifero che cerca male di parlare del pericolo della droga e infine l'ottavo è una lenta e noiosa elaborazione dell lutto di una donna attraverso fantasmi e lo studio degli uccelli che spacca le balle per quanto è noiosa. Nel complesso quindi come ogni antologia ci sono storie migliori di altre e il tutto soffre dei problemi di ritmo con episodi dalla lunghezza eccessiva e pieni di quell insopportabile cliché dei "sogni spaventosi" che non portano a niente, un peccato poi che la qualità dei primi non è paragonabile all qualità degli ultimi e cosi il tutto è un grazioso pacchetto horror con qualche idea visiva interessante ma che fatica ad impressionare sul serio.

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