Recensione Film
Anno: 2021
Regia: Keishi Ōtomo
Genere: azione, samurai
★★ 😒
Torna dal passato di Kenshin un altro fantasma che vuole vendetta. Quarto capitolo della saga che ripropone la stessa formula e lo stesso stile fumettoso, solo con piu melodramma e disperazione da soap opera. Sarà che io li ho visti tutti di fila ma questo è stato davvero una fatica da vedere, legnoso, impostato, lentissimo ed estenuante, il ritmo è pessimo, per tutta la prima ora non si fa altro che ripetere che il cattivo vuole vendetta con spiegoni su spiegoni, poi certo gli scontri esagerati uno vs 100, le corse sui muri e le acrobazie intrattengono sempre, e la battaglia finale con il cattivone è davvero spettacolare, ma l'azione non basta a far dimenticare tutti i tempi morti e le grandi rotture di coglioni all ennesimo momento melodrammatico con la musica che si alza o lo slowmo che parte, persino nel finale è tutto un masturbatorio gioco al melodramma facile, c'è davvero troppa forzata serietà che rovina la visione. La fotografia è troppo scura con un orribile filtro blu e verdastro, Il Cattivo è pessimo, è un bambinone scemo che urla, sbraita e piagnucola in modo irritante, non ha alcuna profondità oltre la voglia di vendetta scema, e come sempre l'attore protagonista non mi convince, incapace di sorreggere il ruolo principale appare anonimo e noioso, Tolte le battaglie Kenshin è un vero e proprio fantasma e non ha alcuna presenza o carisma. Insomma è un noioso e troppo serio "More of the same" e se vi piacciono le esagerate battaglie con le lame potrebbe interessarvi ma è stata una fatica arrivare alla fine.
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