Recensione Film
Anno: 2002
Regia: Sam Raimi
Genere: Cinefumetto, Azione
★★★★ 😁
Ragazzo nerd viene morso da ragno mutante e diventa un super-eroe. Il primo spider-man di Raimi è decisamente un classico del genere, ispirato da quanto fatto in passato con superman e batman il film trova un buon equilibrio tra leggero e il drammatico, il tutto è un storia di crescita che ha molta ironia e spirito d'avventura ma con una certa teatralità si sente l'enfasi nei momenti piu drammatici, specie la morte dello zio Ben è cosi potente che colpisce allo stomaco, lo zio è un personaggio che appare una manciata di minuti ma trasmette una semplcità umana incredibile, e il fatto che Peter lo tratta male e diventa diretto responsabile della morte aggiunge ancora piu dramma all evento. Anche il resto del cast è ottimo come la tenerissima zia may, J.K. Simmons che fa un JJ Jameson leggendario, mi piace che è un vero bastardo ma quando il Goblin gli chiede chi gli procura le foto lui con onore si rifiuta di vendere Peter, poi Tobey Maguire è ottimo a fare "facce brutte", molti pensano sia un difetto ma in film come questi ci vogliono le palle e tanto coraggio per mostrare la bruttezza della vita, molti attori e registi si rifiuterebbero categoricamente di mostrare espressioni di dolore e disagio cosi sincere, ma ovviamente la stella del film è Willem Dafoe e il suo schizofrenico Green Goblin, io amo gli antagonisti che se la godono e si divertono a fare i cattivi e il goblin è questo ma è anche un padre tormentato dai suoi demoni nati dall'irascibilità e voglia di superiorità, si percepisce bene tutta la sua rabbia quando viene estromesso dalla sua compagnia, ottima quella scena allo specchio dove discute con se stesso, cosi come le risate che aleggiano intorno a lui, il rapporto con le maschere che ha in casa, quell orribile discorso sessista con il figlio, ma allo stesso tempo si comporta in modo paterno con Peter, insomma è un personaggio da fumetto esagerato ma allo stesso tempo è affascinante e tridimensionale. E la storia d'origini scorre piuttosto bene in un crescendo di qualità, il secondo tempo è pieno di grandi momenti, come Il sexy bacio al contrario sotto la pioggia con in bella vista i capezzoli di Kirsten Dunst che è decisamente iconico, ma roba da storia del cinema, e amo anche la scena dell incendio, con quell indugiare sulla madre preoccupata per il suo bambino e poi la assurda sorpresa del Goblin camuffato con uno scontro che poi porta a un fantastico momento di tensione a pranzo, per non parlare dell'incredibile scena dove goblin sfonda la casa di zia May mentre recita il padre nostro e con cattiveria le intima di finire la preghiera forzandole quel "liberaci dal male", un momento perfetto, spaventare una povera vecchia in questo modo è di una malvagità incredibile! poi c'è la scazzottata finale che è super brutale, la colonna sonora del mitico Danny Elfman, assurdi jumpscare, la bomba che trasforma tutti in scheletri, e interessanti transizioni e dissolvenze. Ma oltre a pregi il film ha anche molte leggerezze e cliché visti e rivisti, la scena del "scegli chi salvare" è bella ma ormai stra-abusata nei cinefumetti, poi non amo i triangoli amorosi e tutta la storia d'amore con Mary Jane è forse il punto debole dell intera trilogia, lei è sempre la damigella in pericolo da salvare che urla come una matta, ma riguardandolo ho notato che in questo primo film il personaggio di Mary Jane ha un lato piuttosto tragico, vive in famiglia abusiva, ha un sogno impossibile di fare l'attrice, si lega a fidanzato bullo a scuola e poi va con il ricco Harry chiaramente per questioni economiche, mi ha colpito il momento quando si vergogna di fare la cameriera, per non parlare del finale dove viene rifiutata, è davvero un personaggio allo sbando eternamente solo. C'è chi ancora critica il costume con ragnatele in rilevo e occhi riflettenti (che non è cosi male) o il fatto che spara ragnatele organiche (pefetta metafora della pubertà maschile) ma credo che nel complesso il primo Spider-man è un classicone, in 20 anni in tanti ci hanno provato a fare storie di origini ma ancora poche raggiungono lo stesso livello di cuore, passione e divertimento.
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