2 gennaio 2021

Martin Eden

Recensione Film
Anno: 2019
Regia: Pietro Marcello
Genere: Politico, Sociale

★★★★ 😏

Povero belloccio Ignorante si invaghisce di ragazza ricca e decide di fare lo scrittore per raggiungerla socialmente. Tratto dall omonimo Romanzo di Jack London questo film parte dall eterna lotta di classe per poi descrivere la disillusione ideologica moderna, Martin è un individualista figlio del presente e in un chiaro anacronismo novecentesco che salta al contrario dal pre al post dopoguerra la storia racchiude tutti i sogni e incubi del secolo scorso e attacca la vecchia romantica illusione che la cultura servi davvero a qualcosa, piu legge e piu il protagonista capisce i fallimenti del socialismo e le ipocrisie della borghesia italiana che finge di essere per la meritocrazia e il libero mercato ma continua a mantenere l'inequità dello stato sociale, prova a scrivere di se stesso e della miseria ma i suoi scritti sono troppo crudi, sagaci, pieni di risentimento verso la realtà e gli dicono di fare cose piu allegre e sognanti perché la gente non ama la verità, il marito della sorella è abusivo e pensa solo al lavoro e ai soldi ma poi ha un successo commerciale e tutto gli è perdonato, e infine capisce come lo stesso successo che voleva tanto non porta a nulla se non un odio e risentimento per se stesso e i suoi sogni ingenui da poeta romantico, il tutto mantenendo sempre un giusto equilibrio e ambiguità filosofica che non parteggia mai per il protagonista, sta allo spettatore decidere se è piu importante l'individualismo o il socialismo, ma sono chiari i difetti di entrambi i punti di vista. Visivamente è piuttosto buono con uno stile di colori anni 70 che mi piace molto cosi come funzionano gli spezzoni di clip piu vecchie per demarcare ricordi e sensazioni perdute, è un film che parla d'arte ma con sincerità ti fa respirare spesso la strada, la gente, il divario sociale, poi Martinelli è indubbiamente molto bravo, specie colpisce la scena della poesia con la fiamma o i vari monologhi pieni di risentimento politico, anche se non ho amato che ogni donna che incontra viene affascinata magicamente da lui e ho odiato la francesina di cui è innamorato che non sembra avere qualità, forse è anche un qualcosa di voluto vista la piu passionale relazione con l'altra ragazza ma non si sente proprio questo grande amore, la francesina l'ho trovata troppo piatta, è un misero personaggio musa idealizzato all inverosimile e che simboleggia il desiderio dell artista di elevarsi e raggiungere quel tipo di mondo superiore, tutto cosi diventa fin troppo allegorico, la relazione alla base del film non convince del tutto e meritava decisamente un aspetto piu umano.

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