3 settembre 2020

Oslo August 31

Recensione Film
Anno: 2011
Regia: Joachim Trier
Genere: Dramma

★★★ 😪

Ragazzo depresso cerca di trovare un senso alla vita dopo essersi disintossicato. Drammone pacato che scava nel dolore della depressione in modo sottile senza esagerazioni, molti silenzi, tanti dialoghi, inquadrature che marcano la solitudine e ci sono riflessioni sulla vita, i romantici sogni e i pensieri delle altre persone normali che contrastano con la disillusione e rassegnazione di chi non ha piu voglia di vivere. L'attore protagonista regge bene il suo ruolo centrale ed è piuttosto bravo con dei cambi di espressioni semplici ma efficaci, vediamo il giovane che prova a rialzarsi, ad inserirsi nella società, a trovare uno scopo e una ragione per vivere, incontra vari personaggi, forse veri o forse immaginari che rappresentano un idea di vita e speranza dal baratro, tra tutti mi è piaciuto il diagolo con l'amico, forse la parte piu calda e potente dell'intero film, mentre poi nel secondo tempo il film diventa solo una lunga e noiosa discesa, con le solite patetiche telefonate alla Ex e i soliti simbolismi della "bella ragazza sexy che simboleggia la vita" che mi sono apparsi anche troppo cliché. Il film non è comunque male e la sua pacatezza è molto poetica, c'è quasi un messaggio d'addio alla spensierata giovinezza e poi la perdita della voglia di vivere è sempre un qualcosa di difficile da descrivere, da trentenne depresso ci ho visto molto me stesso ma nonostante i tocchi di classe tutto sommato mi sembra il solito drammone europeo lento e serioso che si dimentica velocemente, piacerà forse a noi quattro depressi che viviamo sul baratro dell suicidio ma una persona normale si romperà le balle dopo dieci minuti.

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