Recensione Film
Anno: 2019
Regia: Jon Watts
Genere: Cinefumetto, avventura, sentimentale
★★★ 😏
Spider-Man parte in Europa in cerca dell'amore ma per crescere deve fare i
conti con la pesante eredità di Ironman. Ventitreesimo film del MCU che
è un miscuglio di commedia romantica e avventura spionistica molto
leggera ma che si lascia guardare nonostante come al solito è un altro
film Marvel di transizione che ti scivola via e non eccelle in nulla. La
macchina industriale è ben oliata e le goffagini giovanili funzionano,
gli amori adolescenziali sono teneri e le battute fanno sorridere, parte
lento come un elefante ma lo spettacolo nel secondo tempo è assicurato
con la solita dose di esplosioni, tensione e movimenti dinamici vari, il
costume nero è figo cosi come alcune scene oniriche "alla
spaventapasseri" sono fantastiche e fedeli al fumetto. L'ombra di Tony
Stark aleggia per l'intero film ed è chiaro che questo vuole essere una
specie di Ironman 4 a tutti gli effetti per come si ripendono decine di
citazioni dai film di Ironman, tornano delle comparse dimenticate, c'è
il costruire il costume, la presenza di Happy, di Fury, e l'intera
impostazione del conflitto principale ricorda anche fin troppo quello
che è stato gia visto in Ironman 2 e 3, qui con una dose di messaggio
"META" sulle aspettative verso i cinefumetti che è interessante ma piuttosto leggero. Alla fine è un avventura per
ragazzi che non delude ma non è neanche questo gran che, mi era
decisamente piaciuto di piu Homecoming, un peccato perché i personaggi e
l'atmosfera ci sono ma manca gravemente la Tecnica, Raimi può stare
tranquillo, neanche questo raggiunge minimamente la qualità dei suoi
film.
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