Recensione Film
Anno: 2018
Regia: Lukas Dhont
Genere: Dramma
★★★ 😥
Ragazzo adolescente vuole fare la Ballerina di danza classica ma essendo un maschio trova enormi difficoltà . Un Dramma sui problemi e conflitti d'identità che nella sua modestia è fatto piuttosto bene, non calca in modo forzato sulla tragedia e sulle opinioni degli altri che vengono relegate a degli sguardi severi o qualche scena chiave, mi piace ad esempio quando il professore chiede di alzare le mani alla classe per sapere chi ha problemi con lui ma non viene mostrato quanti le alzano, si sente comunque il peso della sua diversità e della sua prigione interiore come le infinite volte che si guarda allo specchio o si mostrano i piedi sanguinanti, Buoni sono cosi i piccoli momenti di vittoria e buone sono le tante sconfitte personali, la danza classica si sa che è una disciplina spietata e qua funziona da ovvio parallelo per questa dura battaglia contro il proprio corpo e i propri desideri di libertà . Il rapporto con il padre parte molto idilliaco ma diventa sempre piu interessante e l'attore protagonista seppur sia piuttosto freddino è bravo e si empatizza facilmente con lui, Insomma Il film funziona in superfice ma c'è qualcosa che non mi convince del tutto, nonostante l'aura eterea e calda che cerca di farti immedesimare nei desideri del protagonista il film è in realtà piuttosto cupo e nero, non ho apprezzato che nel sottotesto c'è poco amore per se stessi, per la danza o per il proprio corpo e ci sono troppi elogi all effimerà vanità e all masochismo che poco hanno a che fare con la vera libertà interiore o salute mentale, comunque la Disforia di Genere è un tema piuttosto complesso e controverso e non voglio addentrarmi in quel campo minato, certo è che il film descrive piuttosto pene questa difficile condizione...emm.
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