Recensione Film
Anno: 2019
Regia: Lee Jeong-beom
Genere: Thriller, Dramma
★★★★ 😉
Poliziotto Criminale cerca di tirarsi fuori dai guai dopo un incendio ma
le Emozioni gli faranno cambiare strada. Un Bel Thrillerone Coreano che
mischia bene dramma e umorismo spingendo forte a favore di un idea
umanista e socialista della vita e contro le varie corruzioni morali, il
ritmo non è dei migliori, sono due ore ma ne sembrano tre, la trama
fatica a decollare e prender forma e ogni tanto si prende pure una pausa
per riflettere o ribadire il dramma con qualche flashback ma comunque
l'intreccio è buono e anzi a sorpresa la storia Colpisce duro con
risvolti narrativi reazionari che ormai solo un film coreano ha le palle
di fare, questa è una di quelle storie che cresce e convince
piano-piano e grazie al protagonista Antieroe che pensa solo a se stesso
lo spettatore impara con naturalezza nuove prospettive sul mondo. Come
al solito nei grandi film coreani funziona la recitazione dei corpi,
calci, schiaffi, manate, pugni, bottigliate e vasi in testa, bastonate
sulla mano, tutto segna bene le dinamiche di potere e allontana dalla
noiosa e impostata recitazione, di certo convince l'attore protagonista
che qua ci mette tutto se stesso fino al limite e convince pienamente
l'inmancabile Cattivone-killer alla coreana. Non è molto originale quindi, Il montaggio generale e
l'uso del sonoro non sono perfetti e si poteva fare di piu per far
scorrere la storia meglio ma registicamente il film è molto buono, Il
dettaglio della cicatrice sulla testa resta impresso e segna una ferita
morale del poliziotto, cosi come Il potere simbolico della tuta della
poliziotta morta, delle scarpe di pelle del viscido cattivo, delle borse
di golf piene di soldi e cosi come funziona la forte sensazione
trasmessa che questa storia vada oltre a poliziotti e criminali per
toccare temi sociali molto piu alti.
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