3 novembre 2018

La Diseducazione di Cameron Post

Recensione Film
Anno: 2018
Regia: Desiree Akhavan
Genere: Dramma, Storia di formazione
★★★ 😏

Nel '93 una ragazza è costretta ad andare in un centro Religioso per guarire dalle sue tendenze omossessuali. Intima storia di Formazione asciutta e pacata che cattura i conflitti dell anima senza tante forzature, rispetto ad altri film del genere infatti qua mi è piaciuto il suo ambiguo approccio al conflitto tra desideri e morale con una vera e autentica esplorazione pricologica del problema (bello quell iceberg) e cosi la prigionia che subisce la protagonista diventa un opportunità per riflettere sulle cause di questo disagio, per capire che il problema non è la religione e per capire quale sia il giusto percorso per essere davvero libera. Ed è un peccato che nonostante una regia precisa, una recitazione e dei dialoghi convincenti arriva un finale che rimarca la fiera delle banalità, viene praticamente detto "essere gay è okey" e che i religiosi sono tutti ipocriti e complessati che abusano psicologicamente chi non la pensa come loro, e dopo tutto questo ampio discorso sul tema volevo e mi aspettavo qualcosa di molto piu profondo. Piu che di immagini il film vive di respiri e sospiri, le scene Lesbo sono bollenti ed erotiche rimarcando questo potente desiderio peccaminoso e il conflitto con l'autorità censoria diventa molto spesso un forte dramma, incarnato bene dai personaggi secondari che soffrono anche piu della protagonista questa "riformazione soft alla arancia meccanica". Ci sono tante belle scene che mi hanno colpito, dall canto liberatorio in cucina alla sentita telefonata sotto il tavolo, quindi In sostanza il tutto è un buon Film Lgbt ma secondo me non riesce ad andare oltre il suo rispettabile messaggio di accettazione.

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