Recensione Film
Anno: 2006
Regia: Alfonso Cuarón
Genere: Dramma, Guerra
Titolo Eng: Children of Men
★★★★★ 👪
In un Futuro Prossimo dove non nascono piu bambini un uomo deve scortare
una Rifugiata Verso Il Domani. Dramma Distopico che Mostra Il collasso
della civiltà Moderna incapace di andare avanti, tra sovrappopolazione e
aridità culturale la Destra si è rinchiusa dietro muri e ha
completamente fallito a proteggere la nazione invasa da i rifugiati e la
sinistra è composta da vanitosi, ottusi e imbecilli terroristi che
pensano solo al loro tornaconto personale, le società mondiali
collassano tutte su se stesse e quello che prende forma è la perfetta
fusione di 100 anni di storia, dai campi di concentramento nazisti, il
terrorismo islamico, l'immigrazione fino alle piu piccole guerre locali,
è per certi versi una storia sulla morte della civiltà contemporanea
che ha perso una forte identità da tramandare, non è una questione di
razza o di integrazione, il vero dramma è la perdita del valore della
Vita, ed è per questo che molti sbagliano a liquidarlo come un film "Pro
immigrati" quando in realtà mostra le conseguenze di un immigrazione
selvaggia e di un cinismo dilagante. Come un quadro allegorico sulla
natività si mostra la nascita di una speranza nel deserto, da super
cinico faticavo a comprendere la sincerità del finale e il suo parallelo
cristiano mi appariva piuttosto stucchevole, ma riguardandolo piu volte
ho capito quanto l'idea finale sia potente ed efficace, per un singolo
istante il tempo si ferma, la guerra si ferma e si contempla la pura
Vita, grazie ad un ottimo arco narrativo il protagonista ritrova la fede
nel futuro e nel climax il film mostra l'universale valore che è la
vita e lo fa nel modo piu sincero possibile, senza spiegoni o facili
morali, viene elogiato il miracolo della vita in tutta la sua potenza.
Un film Commovente e tragico grazie anche all bellissimo canto di una
donna che arriva per sottolineare il dramma e immerge nell azione
Attraverso le sue leggendarie pianosequeze che offrono una visione in
terza persona di questo mondo, la camera si distrae sempre e va oltre a
quello che vede il protagonista, fa da testimone a questo triste mondo
in frantumi, la messa in scena è pazzesca e colpiscono le comparse, i
cartelloni sullo sfondo, la pubblicità di chirurgia estetica o quella
della medicina per il suicidio, le galline, i cani, Gli uomini in
gabbia, gli sgomberi, le tragedie umane, ogni elemento presentato
funziona e il viaggio attraverso la realtà della guerra diventa intimo e
personale, ma devo dire che Essendo diviso in Setpiece tutto fatica a
scorrere nel modo migliore e il ritmo è leggermente macchinoso (ed è
intressante notare come il mondo dei videogiochi negli ultimi anni è
quello che piu si è ispirato a questo stile). Poi Certamente il Film non
è il massimo della sottigliezza, il parallelo cristiano con Giuseppe e
Maria è fin troppo chiaro e ad esempio la barca da raggiugnere si chiama
"Tomorrow", ma poco importano le forzature tematiche perché è
innegabile il quadro complessivo che rende questo film l'unico che è
riuscito, riesce e riuscirà a descrivere questa epoca storica che stiamo
vivendo.
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