5 agosto 2018

Disobedience

Recensione Film
Anno: 2017
Regia: Sebastián Lelio
Genere: Dramma, Sentimentale
★★ 😖

Alla morte del padre una donna torna nella sua chiusa comunità ebraica e ritrova la sua vecchia amante. Dramma sentimentale che parla di ribellione e obbedienza a quelle regole sociali che servono alle comunità per vivere o sopravvivere. Visivamente è un po' piatto con una fotografia fredda e insipida ma All inizio parte bene e mostra in modo interessante le ansie della donna che non ha alcuna voglia di tornare a casa cosi come funzionano un po' tutte le interpretazioni dei tre protagonisti, mi piacciono i cori ebraici utilizzati che aumentano il dramma e in generale come viene dipinta questa monolitica ma odiosa comunità Ebraica, un ortodossia che sembra completamente antiquata e obsoleta ma tristemente è ancora oggi viva e vegeta, poi ci mette un ora a mostrare un attesissima scena di sesso lesbo che a sorpresa è molto Casta e pudica ma nel suo essere semplice e non esagerata è riuscita a convincermi, decisamente la chimica tra le due protagoniste si sente e funziona. Insomma Il film mi è piaciuto ma il problema è che tutto è estremamente Lento e si prende troppo sul serio, un dramma forzato difficile da digerire che non ha stile o energia e nel terzo atto la storia si incarta e non sembra avere neanche una chiara direzione, le indecisioni di tutti diventano insopportabili e il ritmo introspettivo è troppo sadico e frantuma i maroni dello spettatore. Un peccato perché di base la storia mi piace, in superficie è una semplice storia di libertà sentimentale ma in realtà il triangolo amoroso serve per fare un analisi sulla Fede e il libero arbitrio suggerendo che l'unica soluzione a questo eterno conflitto è una forma di rispetto reciproco tra il conservatorismo e il progressismo, un messaggio però sviluppato male e che finisce per essere fin troppo edulcorato e zuccheroso con un perdono facilone e ridicolo.

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