Recensione Film
Anno: 2017
Regia: Sebastián Lelio
Genere: Dramma, Sentimentale
★★ 😖
Alla morte del padre una donna torna nella sua chiusa comunità ebraica e
ritrova la sua vecchia amante. Dramma sentimentale che parla di
ribellione e obbedienza a quelle regole sociali che servono alle
comunità per vivere o sopravvivere. Visivamente è un po' piatto con una
fotografia fredda e insipida ma All inizio parte bene e mostra in modo
interessante le ansie della donna che non ha alcuna voglia di tornare a
casa cosi come funzionano un po' tutte le interpretazioni dei tre
protagonisti, mi piacciono i cori ebraici utilizzati che aumentano il
dramma e in generale come viene dipinta questa monolitica ma odiosa
comunità Ebraica, un ortodossia che sembra completamente antiquata e
obsoleta ma tristemente è ancora oggi viva e vegeta, poi ci mette un ora
a mostrare un attesissima scena di sesso lesbo che a sorpresa è molto
Casta e pudica ma nel suo essere semplice e non esagerata è riuscita a
convincermi, decisamente la chimica tra le due protagoniste si sente e
funziona. Insomma Il film mi è piaciuto ma il problema è che tutto è
estremamente Lento e si prende troppo sul serio, un dramma forzato
difficile da digerire che non ha stile o energia e nel terzo atto la
storia si incarta e non sembra avere neanche una chiara direzione, le
indecisioni di tutti diventano insopportabili e il ritmo introspettivo è
troppo sadico e frantuma i maroni dello spettatore. Un peccato perché
di base la storia mi piace, in superficie è una semplice storia di
libertà sentimentale ma in realtà il triangolo amoroso serve per fare un
analisi sulla Fede e il libero arbitrio suggerendo che l'unica
soluzione a questo eterno conflitto è una forma di rispetto reciproco
tra il conservatorismo e il progressismo, un messaggio però sviluppato
male e che finisce per essere fin troppo edulcorato e zuccheroso con un
perdono facilone e ridicolo.
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