2 maggio 2018

Spring Breakers

Recensione Film
Anno: 2012
Regia: Harmony Korine
Genere: Satira Sociale, Arthouse
★★★ 😒

Quattro ragazze ribelli lasciano la scuola e partono per la classica vacanza di primavera americana ma finiranno per perdere la strada di casa. Una Satira Arthouse che critica la generazione dello Sballo fondendo lo stile suggestivo dei videoclip di MTV a quello poetico di Malick, un mix surreale di sesso e Violenza che Mostra il disgusto e Rancore viscerale del regista verso la gioventù troppo Edonistica e la loro subcultura Degradante. La fotografia al neon è molto buona, le ragazze sono bellissime e affascina il carisma del personaggio Gangsta' di James Franco che incarna questa cultura dello sballo-rap che rovina i giovani e porta verso violenza e dipendenza, una sodoma o Girone infernale simile al paese dei balocchi che rapisce e corrompe anche i piu puri. Aprezzo poi l'assenza di esposizione ma il messaggio diventa molto presto piatto e ripetitivo, gia dopo la prima mezz'ora si inizia a capire che il film fallisce a presentare una forte idea e non riesce ad andare oltre le sue vuote premesse satiriche sul sogno americano, è un infinito ripetersi estenuante degli stessi elementi e gli stessi concetti fino alla nausea, un messaggio martellato addosso allo spettatore, inserito a forza in gola senza nessuna sottigliezza o sfumatura con una fastidiosa arroganza e Saccenza di superiorità Morale. Nonostante tutto questo sforzo artistico resta sempre un aura di falsità molto pretenziosa, è una rappresentazione dei giovani poco sincera che non approfondisce i temi, le origini sociali o le origini della cultura che si sta criticando. Tutto questo rancore mostrato sullo schermo sembra una enorme libidinosa e masturbatoria Predica Pastorale contro i giovani e il peccato, infatti per me è a tutti gli effetti un mascherato film religioso e moralista, sembra di sentire un vecchio che non si è mai divertito lamentarsi dei giovani d'oggi, la regia appare disonesta quando mostra in continuazione ogni centimetro dei corpi delle belle protagoniste, Infinite inquadrature di culi e tette che ricercano la suggestione shock del pubblico con un vuoto eccesso di stile, e con il ripetersi come un mantra della frase "spring break forever" si spinge in tutti i modi a suggerire un empatia per la tragica fatalità della giovinezza sprecata che passa per tutti troppo velocemente, paragonata ad una festa o gli effetti di una droga la gioventù offre solo un euforia momentanea prima della triste malinconica nostalgia che arriva nell età adulta. Insomma Non esattamente una satira molto efficace e addirittura piu si guarda il film e piu scatta dentro un senso di ribellione a questa critica, viene la voglia di sballarsi e divertirsi alla faccia di ogni morale e moralismo, alla faccia del regista e la sua critica sterlie, decisamente Uno dei piu sopravvalutati film degli ultimi anni, film ruffiano che piace a chi sotto sotto ha sempre provato un immotivato rancore  e gelosia per chi sa come divertirsi in compagnia.

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