Recensione Film
Anno: 2017
Regia: Denis Villeneuve
Genere: Fantascienza, Thriller
★★★★ 😤
Sci-Thriller Sequel del popolare film di culto degli anni 80. Riprova a
ricatturare la stessa magia e le stesse atmosfere del passato dove il
confine tra uomo e macchina si fa sempre piu sottile, e.. ci riesce?
beehh diciamo che il film è un "Replicante" dell originale, simile ma
diverso allo stesso tempo, piu forte nella forma ma nella sostanza è
tutto un altro discorso. Piu che una continuazione la storia cerca di
essere un Antitesi dell primo capitolo, una foto speculare che riparte
al contrario in un indagine per ritrovare le emozioni e l'anima perduta
attraverso il tempo, con la sua trinità religiosa da riunire cerca quasi
di contrastare il post-modernismo e andare avanti tornando indietro in
cerca di una sincerità moderna ormai perduta. Parte male con
insopportabili scritte piccolissime, Bello come il film sorvola e
scherza sulla natura di Deckard, Il sound design è eccellente, una vera
goduria, le pistole e i colpi non sono mai stati cosi sexy e la scena di
Elvis è da brividi, La fotografia è spettacolare con i suoi gialli e i
suoi controluce magici, impossibile non notare quelle rifrazioni dell
acqua sui muri che fanno molto new age o i nebbiosi deserti post
apocalittici, anche se ogni tanto sembra troppo vanitosa e fine a se
stessa, cinematografia è parlare con le immagini mentre qua si parla
troppo, la sceneggiatura sbrodola di esposizione e spiegoni, alcune cose
dette mi hanno fatto venire l'orticaria (quando una director's cut
senza dialoghi??) parlando degli attori Gosling fa Gosling e ci sta
visto il ruolo, Harrison Ford fa sè stesso e anche lui ci sta, Bautista a
sorpresa mi ha davvero colpito, per me il migliore di tutta la baracca,
la sua presenza rende l'introduzione una piccola perla che da la spinta
necessaria per bersi tutto il pesante film, ma poi gli altri deludono,
Leto è pessimo in un ruolo pessimo, per fortuna appare poco e lascia
tutto nelle mani di un antagonista principale che è la classica
segretaria del cattivo cliché che ha un orgasmo ogni volta che fa
qualcosa di malvagio. Delude poi la colonna sonora che è una serie di
fastidiosi Vrram e Vruum, un gracchiare di rane che risulta patetico in
confronto alla meraviglia dei Vangelis e delude anche L'indagine, che é
una serie di molliche di pane da raccogliere che rasenta il ridicolo,
ogni indizio porta ad un altro indizio in modo molto conveniente, mi
spiace dirlo ma tolti i temi "alti" la storia non è un gran che, è un
minestrone riscaldato di generica fantascienza, certo ottima per il
grande pubblico con un altra ennesima storia sul MESSIA di turno che
salverà il mondo (ma bastaaaaa!) ma per fortuna tutto si aggiusta nel
finale con un messaggio piu funzionale su quanto cinica, patetica e
piena di illusioni sia la vita moderna con l'abbraccio verso un
sentimentalismo piu Materno e romantico. Comunque bello da vedere,
l'operazione nostalgia questa volta è riuscita e il paziente a sorpresa è
ancora vivo, si vede che ci hanno messo l'impegno e il rispetto che il
cult meritava, ma nonostante si apprezza lo sforzo resta un velo di
dispiacere per l'assenza di vera e autentica sincerità, manca quella
famigerata ANIMA che il film falsamente cerca in tutti i modi di
vendere, c'è abbastanza azione ed elementi pseudo-intelletuali per
accontentare tutti i tipi di pubblico ma il cuore non cè! il dramma
secondo me non funziona, addirittura il messaggio appare effimero e non
efficace, e io me ne frego di tutto questo fumo negli occhi perché Il
replicante non sarà mai come l'originale, una sola inquadratura degli
occhi del gufo o di Rachael che fuma vale dieci volte questo buon
seguito ma dal retrogusto di plastica.
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