5 ottobre 2017

Blade Runner 2049

Recensione Film
Anno: 2017
Regia: Denis Villeneuve
Genere: Fantascienza, Thriller
★★★★ 😤

Sci-Thriller Sequel del popolare film di culto degli anni 80. Riprova a ricatturare la stessa magia e le stesse atmosfere del passato dove il confine tra uomo e macchina si fa sempre piu sottile, e.. ci riesce? beehh diciamo che il film è un "Replicante" dell originale, simile ma diverso allo stesso tempo, piu forte nella forma ma nella sostanza è tutto un altro discorso. Piu che una continuazione la storia cerca di essere un Antitesi dell primo capitolo, una foto speculare che riparte al contrario in un indagine per ritrovare le emozioni e l'anima perduta attraverso il tempo, con la sua trinità religiosa da riunire cerca quasi di contrastare il post-modernismo e andare avanti tornando indietro in cerca di una sincerità moderna ormai perduta. Parte male con insopportabili scritte piccolissime, Bello come il film sorvola e scherza sulla natura di Deckard, Il sound design è eccellente, una vera goduria, le pistole e i colpi non sono mai stati cosi sexy e la scena di Elvis è da brividi, La fotografia è spettacolare con i suoi gialli e i suoi controluce magici, impossibile non notare quelle rifrazioni dell acqua sui muri che fanno molto new age o i nebbiosi deserti post apocalittici, anche se ogni tanto sembra troppo vanitosa e fine a se stessa, cinematografia è parlare con le immagini mentre qua si parla troppo, la sceneggiatura sbrodola di esposizione e spiegoni, alcune cose dette mi hanno fatto venire l'orticaria (quando una director's cut senza dialoghi??) parlando degli attori Gosling fa Gosling e ci sta visto il ruolo, Harrison Ford fa sè stesso e anche lui ci sta, Bautista a sorpresa mi ha davvero colpito, per me il migliore di tutta la baracca, la sua presenza rende l'introduzione una piccola perla che da la spinta necessaria per bersi tutto il pesante film, ma poi gli altri deludono, Leto è pessimo in un ruolo pessimo, per fortuna appare poco e lascia tutto nelle mani di un antagonista principale che è la classica segretaria del cattivo cliché che ha un orgasmo ogni volta che fa qualcosa di malvagio. Delude poi la colonna sonora che è una serie di fastidiosi Vrram e Vruum, un gracchiare di rane che risulta patetico in confronto alla meraviglia dei Vangelis e delude anche L'indagine, che é una serie di molliche di pane da raccogliere che rasenta il ridicolo, ogni indizio porta ad un altro indizio in modo molto conveniente, mi spiace dirlo ma tolti i temi "alti" la storia non è un gran che, è un minestrone riscaldato di generica fantascienza, certo ottima per il grande pubblico con un altra ennesima storia sul MESSIA di turno che salverà il mondo (ma bastaaaaa!) ma per fortuna tutto si aggiusta nel finale con un messaggio piu funzionale su quanto cinica, patetica e piena di illusioni sia la vita moderna con l'abbraccio verso un sentimentalismo piu Materno e romantico. Comunque bello da vedere, l'operazione nostalgia questa volta è riuscita e il paziente a sorpresa è ancora vivo, si vede che ci hanno messo l'impegno e il rispetto che il cult meritava, ma nonostante si apprezza lo sforzo resta un velo di dispiacere per l'assenza di vera e autentica sincerità, manca quella famigerata ANIMA che il film falsamente cerca in tutti i modi di vendere, c'è abbastanza azione ed elementi pseudo-intelletuali per accontentare tutti i tipi di pubblico ma il cuore non cè! il dramma secondo me non funziona, addirittura il messaggio appare effimero e non efficace, e io me ne frego di tutto questo fumo negli occhi perché Il replicante non sarà mai come l'originale, una sola inquadratura degli occhi del gufo o di Rachael che fuma vale dieci volte questo buon seguito ma dal retrogusto di plastica.

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