18 agosto 2017

Sanjuro

Recensione Film
Anno: 1962
Regia: Akira Kurosawa (+)
Genere: Thriller, Chambara
★★★★ 😏

Il Grande (immenso?) Toshiro Mifune è un saggio Ronin che aiuta una banda di samurai a salvare il loro padrone. Un thriller Jidaigeki dove Ritroviamo il classico stile di Kurosawa, regia solida che non butta un primo piano e dove tutto fluisce come acqua in larghe Inquadratue di gruppo che mostrano i giovani samurai ruotare come satelliti intorno a Mifune elevandolo a figura mitica da ammirare. Infatti Attraverso il protagonista Il film elogia la virtù della Ragione criticando il desiderio di sangue degli sciocchi samurai inesperti, e di conseguenza per transizione si criticano anche i desideri e le aspettative di violenza dello spettatore. Mifune è la Potenza della Saggezza, rappresenta quasi lo spirito del buonsenso e piu volte critica aspramente i giovani, li invita alla calma, al riflettere, rimarca che solo attraverso la strategia e l'attesa si può riuscire ad avere successo evitando un inutile spargimento di sangue, diventa un attacco mirato allo stupido Onore del Guerriero, Si attacca quella cultura della violenza, dell attaccare senza riflettere, del sacrificio e del Sangue che richiama altro Sangue, e dopo una lunga partita a scacchi arriva l'ottimo finale, il tempo si congela in attimi che sembrano eterni, la Pressione aumenta e quando il tempo torna a Fluire tutto esplode in un esagerazione che enfatizza la gravità di una morte, tutti esultiamo tranne Mifune che irritato ci prende a schiaffi e ci ricorda che non abbiamo capito niente del valore della vita umana e dei pericoli dell cosidetto eroismo.

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