20 ottobre 2025

Frankenstein di Mary Shelley

Recensione Film
Anno: 1994
Regia: Kenneth Branagh
Genere: Dramma, Fantascienza

★★★ 😥

Ambizioso dottore studia come battere la morte e finisce per creare un mostro che lo perseguita. Film che ripresenta la famosa storia con un forte melodramma da opera teatrale e un approccio originale ripartendo dalle idee del libro, non a caso è prodotto e doveva dirigerlo Coppola dopo aver fatto lo stesso con Dracula ma alla fine viene diretto e interpretato da Kenneth Branagh che fa un discreto lavoro tecnico ma il tono è troppo urlato, pieno di pesanti eccessi stilistici e il suo ego smisurato rende l'intero film un mezzo fallimento. Cosi la musica orchestrale è buona ma è onnipresente ed eccessiva e soffoca la narrazione che diventa pomposa e forzatamente epica, la storia manca di modestia e viene presentata in modo fiero e con un eccessiva aura di grave importanza fino a fare il giro e diventare ridicola e stucchevole, non c'è alcuno spazio per l'intrattenimento di genere e il film piu che un horror è un drammone in costume piuttosto noioso ed odio come Branagh con vanità si mostra a petto nudo piu volte spostando l'attenzione su di lui. Un film che non riesce mai a raggiungere le vette drammatiche che cerca di puntare e ogni cosa risulta sempre piuttosto debole, l'amore con Elizabeth è rovinato perchè lei è la sorella e gonfiato con un pesante romanticismo da romanzo rosa, De Niro ci prova in tutti i modi ma le cicatrici del makeup sono brutte e lui non riesce ad entrare nel ruolo, non mi piace come è veloce il rimorso di Victor e dopo enormi sacrifici e lavorato per una vita intera al progetto proibito decide di colpo di aver fatto un errore e abbandonare tutto, cosi come il mostro passa dall essere incompreso e gentile amico dei bambini all'essere vendicativo e spietato per poi nel finale si riaccende velocemente il suo animo sensibile. Ma nonostante questi difetti mi piace l'introduzione tra i ghiacci con il parallelo tra le ossessioni di Victor con quelle del capitano che vuole raggiungere il polo nord, funziona come dramma la morte della madre, interessante è il personaggio del mentore che ha fatto anche lui esperimenti, tutta la scena della creazione è molto articolata mostrando bene fascinosi macchinari steampunk alimentati con le anguille, è bello come si visualizza il divario sociale con Victor che cresce felice nella ricchezza tra balli sfarzosi in una villa enorme mentre la Creatura è umile, sporca, emerge tra i morti delle strade durante il colera e nonostante sia odiato trova la voglia di lavorare per gli altri, il confronto tra padre e figlio è abbastanza teso e quello che succede ad Elizabeth è forse il momento piu bello e graffiante del film per come lei capisce di essere divenuta un oggetto di contesa per l'egoismo di due criminali e decide disgustata di mandare entrambi affanculo e darsi fuoco. Nell insieme non è un film molto riuscito per colpa della sua costante voglia di esagerare in seriosità teatrale ma ammiro comunque il lato tecnico e qualche momento è davvero fatto bene.

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