Recensione Film
Anno: 2004
Regia: Martin Scorsese
Genere: Bio-pic
★★★ 😐
Bio-pic che descrive la controversa figura di Howard Hughes, un ricco americano dei primi del 900 che ha prodotto vari film e amato il mondo degli aerei ma ha anche lottato con gravi problemi mentali. E piu che per la storia quello che colpisce davvero è la regia di Scorsese che pieno di ambizione ricostruisce quest'epoca storica e ti fa entrare nella mente malata del protagonista, è bello come viene sottolineato il disagio di attraversare il red carpet con i fastidiosi flash dei fotografi e le lampadine rotte che cadono a terra, cosi come anche buono il caos sensoriale alla cena con lo sguardo perso verso la carne, la sua paura dei germi fa sorridere al tizio con le stampelle che gli chiede un asciugamano, come brucia tutti i suoi vestiti o quando finisce chiuso in bagno perché non riesce ad aprire la porta ma dopo il brutale incidente aereo la sua mente viene totalmente spaccata e arrivano sempre piu tragici atteggiamenti psicotici fino a ripetere le frasi come un disco rotto e mi piace come cade completamente nel suo mondo e si rinchiude in casa tutto nudo a guardare a ripetizione il suo film e c'è una folle ed incredibile inquadratura delle bottiglie di pipi tutte messe in fila che è l'apoteosi della follia ma colpisce anche il doloroso dialogo in rosso attraverso la porta con l'ex fidanzata. Un rapporto con le donne che è interessante per come anche se trattate male sembrano tornare per calmare la follia di Howard come con i ricordi della madre ma anche bello quando decide di condividere con Katharine Hepburn la bottiglia di latte sull aereo o che Ava Gardner spacca i limiti e nastri di casa sua e lo ripulisce e veste bene, fa ridere la scena contro la censura con i grandi poster dei seni mostrati alla commissione dal metereologo e convince poi lo scontro con i rivali della Pan Air dove il far volare l'aereo piu grande del mondo immenso come il suo Ego diventa sempre piu una sfida personale e simbolica per dimostrare il suo valore come uomo, cosi Scorsese parla del potere e del fascino delle grandi ambizioni creative e toccando anche hollywood ovviamente ci mette anche molto del personale con il suo amore per il cinema ma questo elogio alla follia di un riccone americano che buttava via i soldi in progetti vanità non esattamente un messaggio positivo e anzi risulta fin troppo un elogio all lato peggiore del capitalismo pieno di contraddizioni. Poi per quanto sia d'alti livelli è un altro film di Scorsese troppo lungo che si fa fatica ad amare, non giustifica minimamente la sua lunghezza e c'è almeno un ora di troppo che si poteva tagliare, la computer grafica utilizzata per gli aerei è datata ed un po' bruttina da vedere e anche il giovane DiCaprio pieno di grinta ci prova come attore e tutto sommato convince ma gli manca quella maturità e spessore in piu per trasmettere un senso di vero dramma e profondità. Cosi tecnicamente è un buon film pieno di grandi momenti, specie amo la lenta caduta nella follia del protagonista ma nell insieme non riesce a volare abbastanza in alto per essere davvero memorabile.

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