16 agosto 2025

Il Treno per Darjeeling

Recensione Film
Anno: 2007
Regia: Wes Anderson

Genere: Commedia, On The road

★★★★ 😏

Tre fratelli prendono un treno in India per fare un viaggio spirituale. Commedia On the Road che ha un buon trio di protagonisti e offre bene un sottile percorso di crescita e maturazione senza risultare pesante, tutto ha un'ottima fotografia che mostra un India irreale e "da cartolina anni 70" piena del solito stile di Wes Anderson con una marea dettagli, carrelli e rotazioni di macchina ma non era ancora diventato completamente manieristico e le interazioni degli attori hanno buoni respiri e i movimenti di macchina sono sporchi, umani e non robotici, piacevole è la musica utilizzata con un misto di Beat e canzoni indiane, mi piace come inizia con Bill Murray in taxi che fa una corsa nevrotica per il treno simbolo di un viaggio verso la serenità, belli gli slowmo quando devono salire sul treno, molto passionale la relazione con l'inserviente indiana, fa ridere che comprano un serpente pericoloso e quello scappa, quando a turno vanno al telefono e si chiedono a chi stanno telefonando o il litigio fermato con lo spray al peperoncino. Ma la forza del film è come mischia bene dramma e commedia e la ridicola fasciatura sulla testa del personaggio di Owen Wilson diventa serio dramma quando si toglie le bende e mostra ai fratelli le cicatrici fisiche e mentali che non si sono ancora rimarginate, cosi come si imbottiscono di farmaci per sopportare i dolori, le tante valigie numerate che si trascinano dietro a fatica sono elemento comico ma anche il peso del ricordo del padre che si portano addosso, il viaggio ha come meta il raggiungere una madre in completa fuga da tutto ed è amaro l'incontro con lei che non ha alcuna vera risposta o catarsi emotiva, il potenziale di una storia d'amore finisce interrotto per problemi personali e lo stesso magico viaggio in treno prima si perde nel deserto e poi si interrompe e porta al piu bel momento del film dove i tre fratelli vivono e rivivono il dramma della morte in modo totalmente autentico, di colpo non sono piu in un grazioso treno fasullo ma si è nella realtà, tra il dolore della gente e ottengono quell'senso di umiltà e unione familiare di cui avevano bisogno. C'è chi critica che usare l'india in questo modo per far superare i drammi di ricchi uomini occidentali è per certi versi un approccio razzista e coloniale ma sinceramente io nel film ci vedo solo tanto amore per questo paese e lo stile del regista rendebbe stilizzata qualsiasi parte del mondo, cosi nell insieme è una piacevole commedia, a tratti è un po' imperfetta e piena di sbavature ma mi manca molto questo periodo di Anderson quando faceva dei film che respiravano e non insopportabili esercizi di stile ritmati.

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