Recensione Film
Anno: 1962
Regia: J. Lee Thompson
Genere: Thriller
★★★ 😊
Criminale esce dal carcere e per vendetta perseguita l'avvocato e la famiglia di chi ha testimoniato contro di lui. Buon Thriller dai toni cupi che mostra gia all epoca i limiti delle leggi e delle forze dell ordine contro gli stalker violenti e come dei criminali del genere trascinano anche i piu puri verso l'esasperazione, nella violenza e voglia di sangue riportando l'umanità alla sua fase primordiale e animalesca, non a caso il finale selvaggio nella foresta nera è praticamente uno scontro animalesco tra preda e predatore. E la colonna di Bernard Herrmann è una garanzia per creare tensione, funziona la fotografia in bianco e nero con buon uso di ombre, Gregory Peck e Robert Mitchum sono bravi e rappresentano i due lati opposti dell essere umano, l'uno è il classico Family man del sogno americano, senza difetti, lavoratore sempre in giacca che si preoccupa di proteggere la sua famiglia mentre Mitchum si diverte come in un eterna vacanza, perverso e libertino è mostrato molto a petto nudo come un animale in calore, e mi piace che è un antagonista furbo che si prende gioco delle leggi e dei suoi diritti che lo proteggono. Bello il momento di angoscia della moglie che si spaventa nel vedere un cappello appeso, colpisce la violenza di uno stupro che è piu suggerito che mostrato ma c'è un ottima profondità drammatica della donna che sconvolta scappa via e ha paura di denuciare, pieno di tensione l'assalto alla figlia quando esce da scuola con lei spaventata a morte mentre lui passeggia e si avvicina lentamente e funziona lo scontro sul fiume lontano dalla civiltà che intrattiene molto bene per come la regia usa sguardi taglienti e tanti silenzi mentre l'antagonista appare sempre piu come uno spaventoso animale feroce. Ma è un peccato che il finale non mi ha del tutto convinto e anzi arriva piuttosto insoddisfacente per come il protagonista fa discorsone e sceglie comunque di stare da parte della legge nonostante ha dimostrato tutti i suoi limiti, è un modo noioso di separare nettamente bene e male che va anche in contraddizione con quanto mostrato dal film che voleva ribadire i limiti della giustizia e che la civiltà è solo una maschera dietro bestie feroci, nell insieme è comunque un interessante e piacevole thriller che mette bene in pericolo una classica famiglia tradizionale.
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