24 ottobre 2024

L'invasione degli Ultracorpi

Recensione Film
Anno: 1956
Regia: Don Siegel
Genere: Horror, Fantascienza

★★★ 😋

Dottore scopre misteriosa cospirazione nella sua cittadina. Classico horror degli anni 50 che ha la forte idea della sostituzione di massa che è abbastanza universale da simboleggiare tante cose come la Paranoia da Guerra Fredda e la paura del Comunismo dilagante che elimina le libertà dell individuo distruggendo emozioni, sogni e passioni ma anche la caccia alle streghe del maccartismo e del pensiero unico Fascista che vuole omologare tutti e schiacciare il diverso. Quindi è uno dei primi e piu importanti film sulle Ideologie per come mostra una battaglia contro una società sempre piu oppressiva che divide in Noi e Loro e resta nella mente l'immagine dei bacelli pianta schiumosi che crescono nella serra, Kevin McCarthy è molto bravo e guida bene la storia, mi piace il senso di paranoia crescente con questa sensazione difficile da spiegare di parenti e amici che sono uguali ma diversi, bella l'analisi del corpo, l'idea dei semi e che l'infezione si sviluppa attraverso le coltivazioni contadine, funziona la fuga disperata alla fine e mi piace il momento pieno di tensione quando si nascondono sotto le assi della miniera o la falsa speranza che la musica porti la salvezza. Un vero peccato che il film ha un finale ottimista voluto dallo studio e chiaramente si capisce che tutto voleva finire molto piu amaro e nero con quell urlo disperato in autostrada del "voi siete i prossimi!" che sarebbe stata una chiusura perfetta, poi per quanto apprezzo la storia come film tecnicamente non è niente di eccezionale, la scoperta del corpo arriva anche forzata tanto che il protagonista non reagisce normalmente ad uno strano cadavere sull tavolo dell amico ed è assurdo come viene convinto facilmente dallo psichiatra che erano tutte fantasie della mente, ma nell insieme resta un classicone cult che rende vive e reali le paure del collettivismo.

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