Recensione Film
Anno: 1990
Regia: John G. Avildsen
Genere: Dramma, Sportivo
★★ 😳
Rocky si ritira dall mondo della boxe e prova a fare il maestro allenando un allievo promettente. Quinto capitolo che fa di tutto per tornare allo spirito iniziale e allontanarsi dalla deriva esagerata che ha preso il quarto capitolo cosi ritorna il regista del primo, si rimette gli stessi vestiti, le stesse ambientazioni originali, torna povero, umile, tontolone, insomma tutto è una chiaro e deciso cambio di rotta per recuperare l'anima della saga persa lungo la strada. E ammiro il ritorno alle radici cosi come il coraggio di allontanarsi dalla solita formula collaudata e andare addirittura contro le aspettative del pubblico tanto da non mettere Rocky sul ring, mi piace anche il dramma dei rischi per la sua salute che questa volta sono una problema inevitabile che lo mette in ginocchio mostrando dei limiti umani per il personaggio. La storia ha qualcosa d'interessante per come mette in parallelo il rapporto con il figlio con quello dell allievo e cerca di parlare di eredità e valori da trasmettere, Rocky non potendo piu combattere cede all egoismo per restare ancora nel mondo della boxe ma cosi trascura il figlio che finisce su una cattiva strada e quando l'allievo si rivela non all altezza dei suoi insegnamenti e viene tentato dal diavolo Duke (ispirato al famoso procuratore Don king) Rocky capisce l'importanza di fare il padre dimostrando al figlio in una rissa da bar il suo disprezzo per avidità e ingratitudine. Ma nonostante il film ha tante cose che ammiro resta pesante da guardare, il ritmo è soporifero, mi irritano molto i problemi adolescenziali del figlio che è geloso e vuole le attenzioni del papà quando quello prova a lavorare e seguire le sue passioni, l'allievo Tommy è fin troppo un bamboccione deficente per essere un personaggio interessante, l'utilizzo della musica RAP mi fa cagare e stona con il tono della serie, ridicolo come alla fine il prete spunta dal nulla per benedire Rocky, la scena dei giornalisti che insultano il campione è assurda e inverosimile visto che di solito sono sempre leccaculo, la perdita di tutti i soldi per colpa di Paulie è una cosa che accade in modo molto forzato e repentino, odio che rinuncia a sfruttare la sua popolarità e fare pubblicità per tirarsi fuori dai problemi e anche il ritorno dei vestiti e delle ambientazioni storiche sembra un modo molto ruffiano per agrapparsi alla qualità del primo e giocare a tutti i costi con la nostalgia dei fan, specie il tirare fuori il povero Mickey dal cilindro in un flashback sembra una mossa fatta solo per strappare lacrimoni. Alla fine è bello come chiude il cerchio del viaggio umano di Rocky tornando all punto di partenza ma l'esecuzione non mi piace, tutto è molto scialbo, non convince ne il dramma ne lo spettacolo, tecnicamente è mediocre e della saga per me resta quello piu pesante da riguardare.
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