Recensione Film
Anno: 1993
Regia: Harold Ramis
Genere: Commedia, Sentimentale
★★★★ 😊
Giornalista Meteorologo si reca in piccola cittadina dove è costretto a rivivere lo stesso giorno all infinito. Commedia sentimentale degli anni novanta che chiude tematicamente l'inverno ma ha molto il sapore di film natalizio per i temi e messaggi cristiani trasmessi, il protagonista è pieno di cinismo e odia tutto e tutti ma Bill Murray è fantastico e riesce ad essere irresistibile conquistando con il suo atteggiamento insofferente pieno di sarcasmo, la storia gioca sulla situazione iniziale assurda con tanti incontri simpatici di personaggi secondari ma riesce a sorprendere per come diventa sempre piu nera con tanto di visita da psicologo, disperazioni in alcool, crimine, autolesionismo, suicidio, crisi filosofica ed esistenziale sul cosa fare della propria vita. E per colpa di un lavoro che non si ama, vivere in una piccola cittadina, avere poche prospettive o relazioni insoddisfacenti prima o poi tutti ci accorgiamo di ritrovarci dentro una vita e giorni sempre uguali, prigionieri in una routine insopportabile che non porta da nessuna parte andiamo in crisi e non sappiamo come uscirne, il film gioca su queste sensazioni comuni per spiegare che ogni prigione offre comunque delle possibilità di uscita, cosi una volta accettata la sua condizione il protagonista lavora su se stesso, trova degli hobby, studia, impara, si apre agli altri, conosce la gente, toccato dallo spettro della morte decide di aiutare chi ha bisogno, tutto senza forzature o stravolgimento del personaggio ma sempre in linea con la sua personalità narcisistica. E si mostra anche che l'amore non funziona se è un desiderio superficiale e forzato, lui all inizio usa le sue conoscenze per rimorchiare facile (creando inquitanti possibilità su quante molestie abbia fatto) e stessa cosa fa con la protagonista femminile ma non sembra mai funzionare prendendosi una marea di rifiuti e schiaffi, ma una volta che ha rinunciato a cercare di prendere dagli altri e inizia sinceramente a migliorarsi e dare senza volere nulla in cambio è lei stessa che nota il suo valore e "lo compra" simbolicamente. Sul lato tecnico è piuttosto nella media del periodo e direi quasi banale a livello registico, ma funziona il gioco della ripetività con l'insopportabile canzone della sveglia che viene distrutta o diventa enorme e imponente, simpatico il continuo incontro per strada con l'insopportabile ex compagno di scuola, i momenti romantici sono caldi al punto giusto, folle l'assurda fuga con la marmotta, molto toccante il rapporto con il barbone e apprezzo che non viene spiegato il perché accade questa anomalia temporale e una pessima storia avrebbe cercato di dare una chiara spiegazione magico/religiosa. Alla fine è decisamente un grande cult che è diventato il simbolo stesso di loop temporale, tantissime altre opere lo hanno omaggiato in vari modi e ammiro molto come riesce a far ridere e riflettere sull problema di avere una vita insoddisfacente.
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