Recensione Film
Anno: 1974
Regia: Mario Bava
Genere: Thriller
★★★★ 😅
Tre rapinatori in fuga entrano in un auto e prendono in ostaggio due persone. Tesissimo thriller italiano che stringe e rinchiude i personaggi in una bollente e stretta macchina da cui non possono scappare, mi piacciono molto i titoli di testa tutti solarizzati e colorati in stile fumetto, l'inizio della rapina è molto crudo ma anche fin troppo frettoloso mentre la situazione che si crea nell automobile funziona per come si sviluppa sempre di piu un forte contrasto tra l'autista e il calmo e razionale dottore con i piu folli Bisturi e Trentadue che si trovano nel sedile posteriore. Un viaggio su strada infernale in un estate bollente che è pieno di bei faccioni e primissimi piani dei personaggi sudati che creano una forte angoscia e senso di claustrofobia con la follia che cresce sempre di piu e si trasforma in molestie verso la povera donna che è costretta a subire e a resistere, momenti che sfociano nella perversione erotica e diventano fin troppo umilianti quando le fanno togliere le mutandine con una regia che non è critica ma invece asseconda le loro perversioni. Appare forzata anche la trama con loro costretti a stare insieme senza un chiaro motivo, piu volte c'è la possibilità di fuga, separarsi e scappare ma sembrano prigionieri dell autostrada e della situazione, il sangue e le morti appaiono fintissime, la recitazione è molto sopra le righe e anche e la direzione appare molto sporca, confusa e a volte addirittura approssimativa e amatoriale, ma tutto è tenuto in piedi dalla straordinaria colonna sonora ipnotica che ripete quelle tre note maledette che ti entrano nella mente e alimentano la tensione e l'angoscia anche quando la storia non abbastanza forte per sorreggerla. Nell insieme è un buon Crime/Thriller pieno d'imperfezioni ma forte di una chiara idea centrale e poi quel colpo di coda finale è una trovata cosi cinica, acida e nera che affascina e merita tutto il mio rispetto.
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