Recensione Film
Anno: 2012
Regia: Andrew Stanton
Genere: Avventura, Fantascienza
★★ 😳
Nipote legge la storia dello zio che è diventato un eroe su Marte. Blockbusterone d'avventura basato sui racconti di Edgar Rice Burroughs e il tutto è una storia di fantascienza pulp piena di machismo, battaglie in arene, principesse da salvare e lotte tra regni, delle situazioni classiche che hanno ispirato autori come Frank Herbert e George Lucas ma qua il film appare sempre fiacco, prova in tutti i modi a intrattenere ma nonostante le visuali la storia è scritta troppo male e fatica a colpire, manca di energia, stile e tono, gira su se stessa nel deserto e sopratutto non funziona il protagonista che è molto generico e non ha minimamente il carisma e il fascino necessario. Peccato perché l'inizio in stile western non è male grazie anche a una piccola buona parte di Bryan Cranston, poi funzionano i Thark, una razza tribale di guerrieri verdi digitali a quattro braccia che sono fatti piuttosto bene, mi piace il design delle areonavi, c'è un bel rapporto padre e figlia, belli il mostri nell arena, ottima la sensuale principessa, simpatico il cagnone alieno gigante, è molto fascinosa tutta l'idea dei Thern che sono dei sacerdoti immortali mutaforma che come gli illuminati controllano di nascosto il destino del mondo e in una scena piena di spessore drammatico c'è un montaggio incrociato del protagonista che lotta disperato mentre ricorda la moglie morta. Ma L'avventura si sente poco, marte è un noioso deserto senza alcun fascino alieno, l'idea di ottenere la super forza perché la gravità è diversa poteva funzionare ma poi il protagonista finisce solo per fare stupidi salti in aria fatti al computer, il bere liquido che traduce la lingua è stupidamente conveniente quando bastava fare un timeskip di qualche anno dove la imparava, si sta troppo tempo con i Thark e poco con i veri antagonisti, lo scontro nell arena non ha alcuna gioia, il pilotare l'aliante non offre nessun emozione anzi appare piuttosto ridicolo, la battagliona finale è tutta fatta al buio di notte e gestita male, il cattivone è patetico e non offre nessun conflitto con poi il solito obbiettivo di fermare il matrimonio forzato che è una situazione vista e rivista mille volte, e anche il partire con la guerra civile e le tensioni con gli indiani poteva essere un parallelo a quello che accade su Marte ma poi nel concreto non c'è alcuna associazione tematica ai due mondi e l'idea dei Thern è bella e Mark strong ha un certo fascino come antagonista ma poi il film la spreca completamente e il finale è un inutile e insoddisfacente pasticcio di sotterfugi per tornare su marte. Nel complesso non è malaccio e si vede che hanno speso tanti soldi per gli effetti digitali ma per funzionare davvero meritava un protagonista piu carismatico e una sceneggiatura piu appassionante.
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