9 maggio 2023

Mortal Kombat 11

Recensione Videogioco
Anno: 2019
Studio: NetherRealm
Genere: Picchiaduro

★★★ 😏

La Dea del tempo Kronika fa apparire nel presente i personaggi del primo mortal kombat creando caos e paradossi temporali nel mondo. L'undicesimo titolo della storica saga è un divertente gioco che funziona piuttosto bene tanto che è forse il primo che mi sia davvero piaciuto, ora finalmente si controlla come un vero picchiaduro, i personaggi sono tutti piacevoli da provare e le combo delle animazioni sono davvero migliorate con battaglie che creano facile dipedenza. Il sistema di torri sfida è carino per come offre randomiche battaglie interessanti e difficili dove bisogna usare oggetti per potenziarsi e poi torna la classica modalità Storia degli NetherRealm che funziona a presentare i vari personaggi offrendo anche un certo spettacolo con scontri e battaglione di eserciti ma nel concreto resta la solita serie di noiose battaglie narrative intrecciate in capitoli che creano un mediocre filmetto blockbuster dove ogni tanto puoi scegliere chi utilizzare come personaggio e sinceramente non è una storia che mi piace molto, preferivo la vecchia idea del torneo di arti marziali che questa cosa di salti nel tempo e paradossi che diventa tutto fin troppo pasticciato, specie è confusionario vedere due versioni diverse degli stessi personaggi che interagiscono e addirittura lottano tra di loro, ma anche la stessa Kronika come antagonista principale è molto blanda e poco interessante. IL DLC della versione ultimate aggiunge una seconda storia dove brilla come antagonista Shang Tsung (con il volto dell attore del film del 95!) e offre nuovi personaggi che non sono male ma quelli speciali come Rambo, Terminator, Joker, Spawn e Robocop stonano parecchio con lo stile di questo universo, La cripta dove si sbloccano segreti è una miniavventura irritante e anche il sistema di personalizzazione sembra profondo all inizio per gli oggetti da livellare e le varie tecniche da equipaggiare ma poi mi sono reso conto che le scelte sono piuttosto simili e la varietà non è cosi grande, sopratutto delude che i tanti costumi sbloccabili in realtà sono tutti uguali e spesso solo noiosi cambi di colore. Nel complesso non raggiungerà mai la complessità dei grandi picchiaduro giapponesi ma amo usare scorpion ed è un solido titolo che offre una buona dose di sano divertimento con le classiche fatality super brutali e sanguinarie.

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