27 febbraio 2023

Vertigo - La Donna che Visse due Volte

Recensione Film
Anno: 1958
Regia: Alfred Hitchcock
(+)
Genere: Thriller, Sentimentale

★★★★★ 😮

Detective che soffre di vertigini riceve l'incarico di indagare sulla moglie di un riccone. Thriller sentimentale dai forti temi psicologici per come la storia rappresenta uno scontro tra fantasie e realtà, qua la paura di cadere è associata all termine inglese di innamorarsi "falling in love" e infatti l'amore muore facilmente quando non si superano le paure di una fine, le ossessioni freudiane e le relazioni del passato ma anche quando si cerca forzatamente di trasformare il partner nell'immagine erotica ideale che si ha in testa. Il tutto è un film pacato con la buona musica di Bernard Herrmann che riesce ad essere solenne e romantica ed è pieno di inquadrature da cartolina di sanfrancisco ma ci sono anche grandi tocchi di stile sperimentali a partire dall'uso dei colori con un incredibile contrasto tra il rosso della passione e un inquietante verde smeraldo acceso, belli i titoli di testa dove parte con delle labbra enormi per poi concentrarsi su uno sguardo rosso iponotico, ci sono gli iconici dolly zoom delle scale, fantastico il bacio con le onde che si infrangono sulla scogliera, l'inquadratura dei capelli al museo, la silhouette in controluce, intrigano gli indizi che spingono verso il sovrannaturale e poi impossibile non apprezzare la sequenza onirica che è un qualcosa di cosi folle, astratto e assurdo che segna una netta divisione tra la prima e la seconda parte. Bellissima Kim Novak che all inizio appare eterea, di una bellezza gelida e magnetica ma funziona anche quando si rivela piu umana, con rimorsi, paure e desiderio di essere amata che emergono dietro la maschera che ha addosso e funziona tantissismo James Stewart che da semplice detective cade in un ossessione sempre piu malata fino a diventare un vero bastardo, il voler a tutti i costi Ricostruire la donna dei suoi sogni è una violenza che mette a disagio e mostra chiaramente cosa significa amare in modo egoista. Forse il film è un po' lento e ci sono troppi pedinamenti in auto che appaiono ridondanti ma servono a mostrare questa lunga discesa nell ossessione e cosi nel complesso Vertigo resta ancora oggi uno dei migliori film di tutti i tempi, con le sue sorprese fonde molto bene intrigo e sentimento e funziona la sua matura e profonda descrizione del desiderio passionale dove troppo spesso si soffre e si rimane delusi perché si cerca la stessa persona negli altri.

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